Roma - Le primarie per decidere chi guiderà il partito democratico ci saranno a ottobre, ma la sfida è già iniziata in piena estate. Il primo passo per la corsa, infatti, è la presentazione delle candidature e delle firme minime necessarie a sostegno della stessa. I termini scadono oggi: il primo a presentare le "carte" è stato Walter Veltroni, poco prima delle dieci di stamani. Dopo di lui i suoi due principali sfidanti, Rosy Bindi ed Enrico Letta. Ma a piazza Santi Apostoli, storica sede dell’Ulivo, fino a stasera sono attesi anche tutti gli altri candidati alla segreteria del partito democratico. Al momento i candidati che si contendono la leadership del Pd sono 10, compreso Marco Pannella e due new entry, Pier Giorgio Gawronski, che si è presentato di persona alla sede dell’Ulivo verso mezzogiorno, e Amerigo Rutigliano.
Ma potrebbe esserci anche una terza sorpresa, quella di Antonio Di Pietro, ad arricchire ulteriormente la griglia di partenza per le primarie del Pd. Da indiscrezioni provenienti dall'Italia dei valori, infatti, risulta che il ministro per le Infrastrutture avrebbe già raccolto le firme necessarie e preparato un documento programmatico a sostegno della candidatura. Ma il ministro ha smentito: "Non mi candido". Dei tre big in corsa per la segreteria solo Rosy Bindi si è presentata di persona, poco dopo le dieci, di buon umore per "l’ottimo risultato ottenuto" e decisa ad organizzare primarie anche per scegliere candidati e posizioni nelle liste per l’Assemblea costituente.
Primo firmatario della candidatura del ministro per la Famiglia è il collega di governo Arturo Parisi, che aveva salutato con entusiasmo la "candidatura coraggiosa di Rosy". Bindi, che ha raccolto più del triplo delle firme depositate, può contare anche sul sostegno di Gad Lerner e Marina Magistrelli, Giovanni Bachelet, che stamattina l’ha accompagnata a Santi Apostoli. E anche di Nando Dalla Chiesa, Anna Maria Carloni e Franca Chiaromonte, e il senatore Ds Salvatore Adduce, che ora sono con lei a Napoli nella prima tappa della campagna elettorale.
Il sindaco di Roma invece non si è fatto vedere a Santi Apostoli e ha mandato Vinicio Peluffo, in rappresentanza dei giovani che lo sostengono, a consegnare le sue firme (2950). Per la presentazione ufficiale della candidatura e del ticket con Dario Franceschini ha convocato una conferenza stampa nel pomeriggio.
È stato un diessino, invece, a portare il pacchetto di firme per Enrico Letta. Umberto Ranieri, presidente della commissione Esteri di Montecitorio, aveva dichiarato il suo impegno per Letta fin dall’annuncio della sua discesa in campo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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