«Il pericolo maggiore è per gli immunodepressi»

da Milano

Ci sono davvero rischi per la salute a spazzolarsi i denti col Colgate «taroccato»? Per una valutazione seria bisognerà aspettare le analisi, ma basandosi sui sequestri effettuati in Spagna e Stati Uniti, il prodotto potrebbe risultare inquinato da batteri patogeni o da una sostanza chimica, il dietilenglicolo. «Nel primo caso - dice il farmacologo Silvio Garattini - molto dipenderebbe dalla carica batterica. Un soggetto sano che avesse fatto uso del dentifricio contaminato, a fronte di una carica batterica contenuta, correrebbe ad ogni modo pericoli molto limitati. Ma qualche rischio - ha avvertito - si avrebbe per soggetti particolari, come per chi soffre di forme di immunodeficienza, soggetti in trattamento chemioterapico o con difese immunitarie basse». Dello stesso parere il presidente della Società italiana di farmacologia Giovanni Biggio, che invita a una particolare attenzione soprattutto gli anziani.
Per il presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) Claudio Cricelli invece, è meglio evitare allarmismi: «Il rischio è modesto perché in caso di contaminazione da dietilenglicolo, sarebbero necessarie grandi quantità di tale sostanza per avere effetti tossici; nel caso di batteri patogeni, va detto che bocca e cavo orale producono sostanze naturali con forte potere antibatterico».

Anche il farmacologo Silvio Garattini, getta acqua sul fuoco: «Un soggetto sano che avesse fatto uso del dentifricio contaminato, a fronte di una carica batterica contenuta, correrebbe pericoli molto limitati-spiega-. Qualche rischio si avrebbe per soggetti particolari, come per chi soffre di forme di immunodeficienza, soggetti in trattamento chemioterapico o con difese immunitarie basse».

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