da Milano
Gianmarco Mazzi, questanno il Festival parte con meno polemiche del solito.
«Era previsto. Ogni edizione è modellata sulla figura del padrone di casa. E Panariello è meno votato al sensazionalismo».
E non cè neanche il Tyson di turno.
«Ma per il sabato abbiamo riunito Bocelli, Pausini e Ramazzotti e in questo progetto rientrano anche le onorificenze che a loro, e anche a Zucchero, ha appena riconosciuto il presidente della Repubblica».
È un tributo alla storia del Festival.
« Tra laltro, sia la Aguilera che Anastacia vengono apposta dagli Stati Uniti per cantare con Andrea ed Eros. Faranno il duetto senza proporre pezzi loro e anche questo è una manifestazione di rispetto verso la manifestazione».
Dopo quelli con Ventura e Bonolis, lei è al suo terzo Sanremo.
«Sempre un lavoro enorme e faticosissimo».
Ma siete riusciti a richiamare anche Adriano Celentano e Vasco Rossi
«E questanno il trio delle meraviglie. Abbiamo realizzato il nostro progetto».
Tornerà il prossimo anno?
«Ci penserò solo dal 5 marzo».
Intanto cè qualche battibecco. Ad esempio sullarrivo di John Cena, che per qualcuno è una mancanza di rispetto verso i minori.
«Oltre a essere un cantante rap, lui è anche un atleta e il wrestling è solo uno spettacolo. In fondo loro sono stuntmen e lobiettivo di Panariello e mio è quello di dimostrare che si tratta soltanto di un grande gioco».
A proposito: torna Baccini.
«Mi auguro di poterlo incontrare qui a Sanremo e di abbracciarlo. Quando ci siamo visti al Premio Tenco qualche mese fa, abbiamo trascorso molte ore a ricordare il nostro lavoro insieme».
Lui non è stato lunico degli esclusi arrabbiati. Al Bano ad esempio.
«Mi piacerebbe che in futuro nelle categorie del Festival ne fosse aggiunta unaltra nella quale far confluire gli artisti classici come lui magari in duetto con uno straniero. Per loro sarebbe stimolante e per il Festival unoccasione in più di farsi seguire allestero».
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