Più produttività e risparmi per il mobilificio San Giacomo

Il mobilificio San Giacomo è un esempio di come il consolidamento e la semplificazione dell’infrastruttura It aiutino un’impresa a crescere. Il mobilificio, nato nel 1968 a Pasiano di Pordenone, conta circa 170 dipendenti, tra sede e stabilimento. La San Giacomo produce e commercializza una vasta gamma di sistemi di arredamento, abbinati a complementi, sia per la zona giorno che per la zona notte.
L’organizzazione vendite è basata su una rete di agenti plurimandatari, seguiti da personale dell’azienda. La distribuzione avviene attraverso rivenditori, diffusi sul territorio nazionale ed estero. I mercati esteri assorbono circa un quarto del fatturato.
La San Giacomo utilizzava diversi server, ciascuno dedicato a singole applicazioni. Con il tempo sono emerse criticità legate all’età dei server, alla rigidità e scarsa scalabilità della soluzione. In caso di guasto i tempi di ripristino del sistema erano lunghi e occorreva un intervento tempestivo da parte della funzione It. Questo provocava forti disagi per i dipendenti poiché l’architettura di distribuzione delle applicazioni per i desktop e i portatili dell’azienda avviene tramite l’accesso di ciascun addetto dal proprio computer alle applicazioni installate sui server dell'azienda (modalità client-server on demand). Inoltre, la scarsa scalabilità e flessibilità dell’architettura imponeva, per integrare nuove applicazioni, l’acquisto di server dedicati, con alti costi e aumento della complessità dell’infrastruttura It. Per razionalizzare e aumentare la flessibilità della propria infrastruttura, la San Giacomo si è rivolta a Delta System, business partner Ibm con sede a Treviso. La nuova architettura si basa su un Ibm BladeCenter S, ideale per razionalizzare l’It, che concentra i server utilizzati per i diversi applicativi all’interno di una singola struttura rack (armadio, ndr). La maggior potenza e flessibilità della nuova infrastruttura consente la creazione di server virtuali dedicati alle applicazioni e facilita l’introduzione di nuove soluzioni. In caso di guasto, è possibile «spostare» i server virtuali da un server blade fisico a un altro in funzione di «spare» (sostituto, ndr), fino al ripristino del sistema. La configurazione scelta è: chassis Ibm BladeCenter S con 6 dischi Sas HotSwap, 2 blades Ibm HS21 biprocessore quad-core Intel con dischi Ssd e una blade Ibm HS12 per la funzione di back server e un tape Ibm TS2900. Oggi la San Giacomo ha un’infrastruttura flessibile e facile da gestire, con un risparmio notevole sia in termini di spazi fisici occupati che di consumi energetici: il parco hardware è infatti passato da 5 a 2 server. Basta attivare un nuovo server virtuale addizionale per installare una nuova applicazione.
Inoltre, il BladeCenter S, unica soluzione con queste caratteristiche nel mercato, permette di integrare all’interno dello chassis anche una Storage Area Network (rete di archiviazione) capace di ospitare tutti i dati dell’infrastruttura.

Migliorata anche la produttività dei dipendenti, grazie alla drastica riduzione dei tempi di ripristino del sistema, alla velocizzazione delle applicazioni e alla maggiore potenza elaborativa a disposizione del centro di elaborazione dati.

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