«Piranha», un pieno di volgarità e per di più in tre dimensioni

Per carità, i gusti dello spettatore non vanno criticati. Ognuno, con i suoi sette euro (quando va bene) è libero di farci (e vedere) quello che vuole. Però, lo confessiamo, facciamo fatica a non scrivere niente di fronte al quarto posto di Piranha 3D, uno degli horror più brutti della storia del cinema. Che poi, si fa fatica anche a catalogarlo in questo genere visto che non si fa altro che ridere, purtroppo involontariamente, dall’inizio alla fine. Col pretesto di fornire allo spettatore due elementi, teoricamente, di richiamo come i voraci piranha e gli occhialini 3D, ecco che, invece, vi ritrovare sullo schermo chiappe nude e seni rifatti, belle donne e ragazzi muscolosi in costume. Per carità, ci sono anche i voraci pesci che la sceneggiatura (sic!) fa arrivare direttamente dalla preistoria ma capite ben presto che sono degli intrusi. Del resto, quando vi ritrovate a dover «ammirare» un pene staccato al malcapitato di turno che naviga solitario verso i vostri occhiali tridimensionali capite velocemente, guardando questa immagine, quanto valga questo film. Esatto: proprio quello.

I film più visti a Genova nell’ultima settimana:
1) Manuale d’amore 3; 2) Il discorso del re; 3) Il cigno nero; 4) Piranha 3D; 5) The Fighter; 6) Il grinta; 7) Immaturi; 8) La vita facile; 9) Unknown; 10) Amore & altri rimedi.