Questa volta è stato l'Isis. Appena due giorni dopo l'ultimo drammatico attentato con oltre cento vittime, compiuto con un'ambulanza-bomba guidata da un «martire» talebano, Kabul è stata nuovamente scossa da un attacco terroristico di matrice islamica. Un commando di cinque miliziani ha attaccato una base dell'esercito afgano situata nei pressi dell'accademia militare intitolata al maresciallo Fahim: il bilancio delle vittime (tutti uomini in divisa) è di 11 morti e 16 feriti. Il cosiddetto «Stato islamico» (Isis) ha rivendicato l'azione. E dagli Stati Uniti arriva la condanna durissima del presidente Trump, che nega ogni spiraglio di trattativa con i talebani: «Non vogliamo parlare con i talebani. Finiremo quello che dobbiamo finire e che nessun altro è riuscito a finire».
Un portavoce del ministero della Difesa afgano ha spiegato che l'attacco, cominciato prima dell'alba, è durato cinque ore. Due terroristi, secondo una tattica ormai classica dei jihadisti, si sono fatti esplodere all'ingresso dell'accademia, aprendo così la strada ad altri tre uomini pesantemente armati con esplosivi e kalashnikov che hanno tentato di penetrare nella struttura, che si estende su ben 40 ettari. Secondo fonti militari il tentativo non è riuscito, ma è cominciata una battaglia sanguinosa, al termine della quale due terroristi sono stati uccisi e un terzo arrestato.
Nell'accademia militare si trovano abitualmente circa quattromila persone, ma ieri ce n'erano molte di meno in quanto la giornata era stata dichiarata festiva dal governo «per dedicarsi alle vittime» della strage di sabato scorso. Quello di ieri è il decimo attentato islamista compiuto in Afghanistan dall'inizio di dicembre, con un bilancio complessivo di oltre 220 morti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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