B erlusconi non fa sconti a Renzi. E comincia a vederne la fine. Non lo aveva mai detto prima ma questa volta fa previsioni nefaste per il premier: «Renzi si sostiene su una maggioranza risicatissima, creata quasi artificialmente, e non può andare avanti per molto», dice il Cavaliere al Tg5 . E, sempre per la prima volta, personalmente, affonda la lama sul Jobs Act. L'ex premier a Studio Aperto, Tg4 e Tg5 affonda il colpo: «Il no tax day è contro la politica fiscale del governo - annuncia -. Infatti abbiamo presentato molti emendamenti perché molte cose non funzionano come dovrebbero o addirittura funzionano al contrario di quanto annunciato». Ecco il caso lampante sul lavoro: «Per esempio il Jobs Act è stato presentato come l'annullamento dell'articolo 18 e si pensava ci potessero avere nuove assunzioni miracolose. Ma, come al solito, è stata annunciata una cosa diciamo di destra e invece si è tornati a una formula che non porterà un solo nuovo assunto. E questo vale in tutti gli ambiti».
È un Berlusconi chiaramente d'opposizione che non vede l'ora di scaldare i motori per tornare in gioco a pieno ritmo. Certo, ora è azzoppato: la sentenza di condanna lo limita ma il Cavaliere confida nel ripristino della giustizia: «Ho detto che tra poco torno in campo: è una certezza di poter presto avere la dimostrazione assoluta della mia innocenza e confermare che noi viviamo in un sistema che va avanti come se niente fosse ma non è più democrazia». Quindi ricorda che quello di Renzi è il «terzo governo non votato dai cittadini. Il mio è stato l'ultimo».
Il fisco resta il centro del messaggio berlusconiano e la casa tartassata il refrain dei prossimi mesi. Il Cavaliere è grave: «Il no tax day è contro politica fiscale del governo e per quanto riguarda la casa, per noi è il primo bene fondamentale per la famiglia. È uno di quei cespiti che non possono e non devono essere toccati dalle imposte». La tassazione sugli immobili sarà materia principe di questa campagna elettorale. Un focus particolare il Cavaliere lo dedica ai diritti dei pensionati. «Categoria dimenticata da Renzi», dice. «Faccio un appello soprattutto a loro ma non solo. Li chiamo nel loro interesse. Ma chiamo anche tutti gli altri elettori che non credono più in questa politica e in questi politici». Regionali ma non solo: «Sono elezioni per la loro Regione ma sono importanti perché saranno uno stimolo e un supporto forte per il rinnovamento dell'intera politica italiana verso un orizzonte di vera democrazia e di vera libertà. Sono elezioni il cui risultato avrà una ricaduta nazionale e non solo locale».
Al Tg5 accenna alla legge elettorale, tema caldo del patto del Nazareno con Renzi: «Spero si faccia ma se sarà democratica e terrà conto delle reali situazioni nel Paese. La legge dev'esser corretta e giusta». In pratica Renzi deve tener conto dell'altro contraente del patto, ossia Forza Italia.
E come sta il partito? Berlusconi non nasconde il periodo difficile ma afferma: «Certo che ho timori sull'esito delle elezioni; ma ce li ho perché non ho potuto fare campagna elettorale; gli altri leader sono andati due o tre volte al giorno in tv. L'avessi fatto io avrebbero gridato allo scandalo...». Ma quando sarà riabilitato completamente, «sarà più facile per me completare il lavoro sul partito. Forza Italia sarà rifondata, ricostruita e rinnovata».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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