Berlusconi vede Salvini l'accordo è al traguardo

Per chiudere sulle Regionali nuovo incontro oggi o domani. Bondi e Repetti lasciano Forza Italia Cavaliere: «Dispiaciuto». Toti: «Ora rinnoviamo»

Quando sono deputati e senatori a chiamare i cronisti per sapere se la tal notizia arrivi da un verdiniano, piuttosto che da un fittiano o direttamente dal cosiddetto cerchio magico, significa che il livello di guardia è di gran lunga superato. D'altra parte, non è una novità che Forza Italia viva giornate difficili, soprattutto dopo il j'accuse pubblico di Paolo Romani alla convention azzurra di Milano della scorsa settimana. È stato una sorta di «liberi tutti», con molti dirigenti di Forza Italia che hanno colto la palla al balzo per dire in chiaro quel che in privato ripetono da mesi. L'ultimo in ordine di tempo Altero Matteoli, che in un'intervista al Messaggero ha puntato il dito contro Mariarosaria Rossi. Poi, ieri pomeriggio, la notizia che Sandro Bondi e la sua compagna Manuela Repetti avevano lasciato il gruppo parlamentare del Senato per iscriversi al Misto ha nuovamente riacceso i riflettori sulle troppe spaccature interne a Forza Italia. Disaccordi politici, ma anche e soprattutto incomprensioni umane. Forse per questa ragione più gravi e più difficili da appianare.

Un quadro complesso, dunque. Nel quale spicca il silenzio di un Silvio Berlusconi che forse per la prima volta in vent'anni di politica non pare curarsi troppo delle beghe interne al suo partito. In altri tempi le avrebbe stoppate sul nascere, avrebbe chiesto ai protagonisti dei diversi scontri di «lasciar perdere i giornali e risolversela in privato». Questa volta no, nonostante accuse, insinuazioni e rimproveri rimbalzino da un dirigente all'altro ormai da settimane. Non c'è neanche la smentita d'ordinanza, quella fatta per sola opportunità e nessuna convinzione puntando il dito contro il «malvezzo» dei giornalisti di riportare frasi raccolte dietro le quinte.

Un comportamento, quello dell'ex premier, che per alcuni nasconde un disinteresse verso le cose del partito. Ma che altri interpretano invece come la tentazione di sganciarsi da Forza Italia così come la conosciamo. Una struttura vecchia, troppo lenta e burocratica che Berlusconi vorrebbe rottamare nei fatti con le prossime Regionali. Se si andrà avanti con la guerra interna, infatti, è difficile che il risultato elettorale sia soddisfacente.

E un primo segnale in questo senso lo si avrà questa settimana. Entro Pasqua, infatti, Raffaele Fitto avrà deciso se sganciarsi o no da Forza Italia e correre con proprie liste civiche non solo in Puglia (dove potrebbe candidarsi) ma anche in Campania.

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