Daniza, corteo con insulti e slogan minacciosi

Pinzolo (Trento)Le polemiche per la morte dell'orsa Daniza non si placano e, dopo Trento, dove sabato si sono riuniti 200 animalisti, oggi è stata la volta di Pinzolo, il comune trentino nel cui territorio l'orsa viveva con i suoi cuccioli. La maggior parte degli animalisti esprime il suo sdegno senza eccessi, ma ieri, mescolati a un'ottantina di persone della Lav, dell'Enpa, della Liv e di altre associazioni ambientaliste, c'erano anche degli scalmanati. Protagonisti con slogan esagerati e qualche momento di tensione quando il corteo ha raggiunto il municipio e poi la casa di Daniele «Carnera» Maturi, il cercatore di funghi aggredito da Daniza. Contro il sindaco Walter Bonomi, il cercatore di funghi (accusato di essersi inventato l'aggressione), il presidente della Provincia, Rossi e l'assessore all'Ambiente, Della Piccola si sono scatenati gli insulti degli «ultrà».

«Finché non avremo risposte continueremo a manifestare nelle sedi opportune - ha detto Roberto Montalbano del Ppa (Partito protezione animali) a Trento e a Pinzolo. Non ce l'abbiamo con Pinzolo, ma non si possono mettere gli orsi per interessi economici e poi toglierli a piacimento. Abbiamo attivato il nostro ufficio legale perché un nostro rappresentante, o uno nominato dalla procura, possa essere presente all'autopsia».

Da parte degli abitanti di Pinzolo viene però fatto notare che non ci sono persone del posto tra i manifestanti e raccontano del timore che gli orsi provocano: «A Bocenago (il comune vicino ndr) ne hanno visto uno sul piazzale della chiesa, i nostri ragazzi non si avventurano più nei boschi e due settimane fa un contadino è stato svegliato nel cuore della notte dai cani, quando è uscito è stato gettato a terra dall'orso in fuga» racconta un commerciante che, come tutti gli altri, ha chiuso il negozio durante il corteo. Il timore di tutti, qui, è che non si sappia quanti siano davvero gli orsi: segno che i programmi di controllo non hanno convinto la popolazione.