Il dubbio del ministro sul governo Renzi: «Sto con questo pazzo o mi rifaccio il partito»

Il dubbio del ministro sul governo Renzi: «Sto con questo pazzo o mi rifaccio il partito»

Roma C'è un insolito ruolo da «consulente politico» di Maurizio Lupi che emerge dalle carte fiorentine che riguardano Ercole Incalza. È già noto che il supermanager il 16 febbraio 2014 s'era vantato con una sua collaboratrice al ministero d'aver passato la notte a scrivere «il programma di governo Ncd». «Come vedi non sono cretino come pensate te e le tue amiche», scherza Incalza, spiegando di attendere solo il «benestare» da Lupi e Alfano: «Gliel'ho fatto e gliel'ho mandato - racconta - ora iniziano le consultazioni. Domani alle 10 e 30 viene nominato presidente del Consiglio Renzi, che comincerà a incontrare tutte le forze politiche, e le forze politiche impostano il programma... hai capito?». La segretaria è colpita, gli chiede se «l'ha preparato a tutti». Incalza replica: «No, faccio pure il programma al Pd io? Non lo so... al Ncd, certo».

E in effetti il programma sembrerebbe averlo scritto, visto che Incalza rivendica il merito anche col ministro Lupi quando quest'ultimo, il giorno dopo, quando Renzi ha da poche ore ricevuto l'incarico, lo chiama alle 20 e 22 «per avere - scrivono gli inquirenti - un parere da “amico” sulla situazione politica attuale. Il ministro esordisce con aria grave: «Dovendo prendere decisioni importanti nella mia vita, se tu mi abbandoni io le prendo senza sentire...». Incalza rimarca i propri meriti: «Ma ti hanno dato il programma? ... chi l'ha fatto?». Lupi però vuol parlare d'altro. Vuole consigli. «Siccome ti considero prima ancora che... un validissimo funzionario del ministero delle Infrastrutture, un amico, non ho capito cosa pensi tu... hai capito?». «Io penso che fin quando non c'è certezza converrebbe non salire su questo governo», risponde Incalza. Lupi è perplesso. All'epoca si pensava che volesse lasciare l'esecutivo per dedicarsi al partito «liberando» Alfano dal suo doppio ruolo di leader e ministro dell'Interno. E chiede lumi all'«amico»: «Tu suggerisci (...) di rimanere? Cioè ... io sono dubbioso veramente ... o mi rifaccio il partito, oppure di rimanere dentro con questo pazzo... oppure no? E rimanere a fare che cosa?».

«Certo - conclude Incalza - deve essere un periodo completamente diverso da questi 10 mesi (di governo Letta, ndr )... anche se 10 mesi sono stati enormi». Un omissis copre il resto del pensiero di Incalza. Ma, come è noto, alla fine Lupi resterà nella squadra di Renzi.

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