Un italiano a Londra C'è il tocco di Tisci sull'iconico tessuto e i trench Burberry

Angelo Ruggeri

Londra Kingdom, ovvero regno. Come il Regno Unito, ma anche il regno della sua moda. Così Riccardo Tisci ha intitolato la sua prima collezione che ha firmato come chief creative officer per Burberry. In un labirinto di sgabelli, pedane e pareti, sulle note composte da Robert del Naja dei Massive Attack, apre lo show una serie di look femminili impreziositi dal check iconico, trench in eco-coccodrillo e pantaloni dalla vita alta, seguiti da completi maschili e formali con tocco glamour. «Voglio celebrare l'heritage di Burberry e lo stile inglese in questa città che amo», ha spiegato Tisci. Poi, un tripudio di look grunge e streetstyle invade il défilé: calzettoni di spugna con logo, shorts ampi e T-shirt con stampe e lettering very Tisci (tra questi, anche una capsule in vendita nello store di Regent Street in esclusiva). Oltre ad abiti neri da sera, sexy e con dettagli luccicanti. Grande debutto in passerella anche per Alexa Chung. L'influencer da più di 3 milioni di follower ha presentato una collezione ispirata al guardaroba della donna viaggiatrice, in scena in una lounge di aeroporto riprodotta per l'occasione. Tra salopette, sottovesti leggere e sahariane anni Settanta. Jonathan Anderson per il suo marchio JW Anderson, questa stagione, ha dato il meglio di sé. Il designer inglese racconta di passato e futuro: «Volevo qualcosa di un po' più bohémien: una celebrazione della moda. Il tutto impreziosito da fluidità e patchwork di stile». La maglieria è oversize, da bloccare con cinture in pelle, mentre le camicie di seta si indossano con maxi gonne wild. Ai piedi, la nuova collezione di sneaker realizzata a quattro mani con Converse. Ha festeggiato dieci anni di business, invece, Mary Katrantzou. La designer ha presentato una collezione dedicata alla propria suocera, recentemente scomparsa (che l'ha incoraggiata a venire a Londra e lanciare il proprio marchio), sviluppata tra capi 3d ricchi di farfalle e ispirazioni naturali. Al termine dello show, come per magia, da un tendone circolare è apparsa una vera e propria esposizione dei look più iconici firmati Katrantzou dell'ultimo decennio: davvero un sogno. «È una collezione sulle mie collezioni», ha spiegato la designer emozionata nel backstage parlando del suo marchio, recentemente acquistato, in parte, dalla 26enne cinese ricchissima Wendy Yu. Che si è conclusa con una parata di capi couture preziosi come uova di Fabergé in un museo russo. Ha celebrato dieci anni anche il marchio Victoria Beckham. L'ex Spice Girl, oggi mamma, moglie (il marito e i figli erano presenti a entrambi i défilé organizzati) e imprenditrice, ha svelato una collezione matura, che celebra il minimalismo contemporaneo. Forme over si mixano a quelle più asciutte, tra stampe artsy e ton sur ton delicati. «Voglio celebrare la diversità», ha spiegato la designer, «soprattutto nella moda. Tutte le donne sono diverse e qui c'è sempre qualcosa per tutte». Delicatezza e tocchi futuristici, invece, sono stati i protagonisti dello show di Delpozo. Sul ritmo di una band di percussioni, il marchio, diretto da Josep Font, ha presentato una collezione romantica e contemporanea, tra cappelli very British simili alle orchidee che accarezzano il viso, capi morbidi con dettagli in pvc fluo. Morbidezza (del cashmere, questa volta) da Pringle of Scotland, che svela il restyling del magazine The Pringle Bulletin, lanciato per la prima volta nel 1949. La nuova collezione è un tripudio di colori e fantasie floreali. Sempre di natura si è parlato da Christopher Kane, ma con un taglio creativamente più perverso, tra stampe «sexual cannibalism», abiti sensuali in pizzo e streetstyle lussuoso, come le nuove sneaker multicolor.

Infine, Natasha Zinko, che ha svelPRINGLEato la sua collezione streetstyle, aggressiva e visionaria, mentre le modelle scendevano da un bus completamente brandizzato, sulle note rap del figlio Ivan, di soli dieci anni, già star su Instagram.