Macron ai leader dell'Est europeo: "Ritroviamo unità ed efficacia"

Macron ai leader dell'Est europeo: "Ritroviamo unità ed efficacia"

Ritrovare un volto di unità ed efficacia nell'Unione europea. È insieme l'appello e la speranza del presidente francese Emmanuel Macron, nonostante le divisioni dopo il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno sembrano non essersi affatto colmate tra i Paesi della Ue alle prese con il delicatissimo dossier immigrazione. «Non credo alle voci che parlano di blocchi nell'Unione europea - ha detto il leader dell'Eliseo, parlando a fianco del premier della Repubblica Ceca, Andrej Babis, e di quello della Slovacchia, Peter Pellegrini, che ha ricevuto ieri in Francia - In questi tempi difficili, dobbiamo al contrario ritrovare un volto di unità ed efficacia, nel rispetto della nostra storia comune. È quello che abbiamo fatto, nei negoziati, con Andrej Babis primo ministro della Repubblica Ceca, Peter Pellegrini primo ministro della Repubblica slovacca e tutti i nostri omologhi europei, trovando delle soluzioni comuni sulla questione migratoria».

In realtà, appena poche ore dopo la firma delle conclusioni finali del vertice di Bruxelles, Macron si è reso protagonista dell'ennesimo botta e risposta pungente con l'Italia. Dopo aver contribuito a convincere il nostro Paese a firmare il documento finale, il leader francese si è poi affrettato a precisare che il trattato di Dublino resta in piedi così com'è, che dunque Italia, Grecia e Spagna resteranno i Paesi di primo arrivo su cui ricade l'obbligo dei centri di accoglienza mentre tutti gli altri, Francia compresa ovviamente, potranno decidere sulla base del principio di volontarietà stabilito dai 28 Paesi membri. Un punto controverso, per il quale il premier italiano Giuseppe Conte ha dovuto smentirlo.

Nel frattempo, in queste ore, in Francia si torna a discutere della proposta indecente del presidente statunitense Donald Trump. Durante l'incontro ad aprile alla Casa Bianca, pare che il leader Usa suggerì all'ospite francese di far uscire la Francia fuori dall'Ue. Lo ha rivelato il Washington Post, citando fonti a Bruxelles. «Perchè non lasci l'Ue?», chiese Trump. In cambio offrì un accordo commerciale bilaterale, «a condizioni migliori» di quelli dell'Ue nel suo insieme. Trump ha moltiplicato gli attacchi all'Ue negli ultimi mesi, denunciando a più riprese quelle che considera ingiuste pratiche commerciali, soprattutto nel settore automobilistico. Macron è stato invece eletto a maggio dello scorso anno all'Eliseo con una piattaforma decisamente europeista. Interpellato venerdì a margine del Consiglio Ue, il presidente francese non ha voluto commentare: «Le cose dette a porte chiuse dovrebbero rimanere a porte chiuse.

Non penso che sia sempre bello ripeterle». «Ma so - ha aggiunto - che gli impegni che ho assunto in Europa poco più di un anno fa sono sufficienti per farvi immaginare la mia risposta se una tale domanda fosse stata posta».

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