Napoli, De Magistris prepara la stangata: in arrivo una manovra da 7 miliardi

Dopo essere stato confermato alla guida di Napoli, Luigi De Magistris è alle prese con l'ordinaria amministrazione del capoluogo campano. Sul tavolo del primo cittadino c'è l'approvazione del bilancio di previsione 2016, che deve essere ancora licenziato nonostante si sia superata la metà dell'anno. La giunta aveva provato ad approvarlo nelle ultime settimane del primo mandato, non riuscendoci. De Magistris, che si era preso anche le critiche del prefetto, dovrà metterci mano adesso con una manovra monstre da oltre 7 miliardi di euro. A farne le spese i cittadini e le imprese.

La stangata, secondo quanto riporta il Mattino, arriverà sulle tariffe dei servizi comunali a pagamento. A partire dagli asili nido, fino ad arrivare all'utilizzo dei beni di proprietà dell'amministrazione. Anche l'uso degli impianti sportivi costerà di più: fino al 10,5 percento.

Attraverso l'Imu De Magistri conta di incassare 197 milioni di euro. Rimarrà la Tasi sulle case di lusso su cui viene applicata l'aliquota massima. Dalla tassa di soggiorno il Comune ricaverà qualcosa come un milione in più rispetto allo scorso anno. Crescerà dell' un percento anche l'importo della tassa sui rifiuti. E si prospetta anche un giro di vite su chi vìola il codice della strada: gli introiti derivanti dalle sanzioni amministrative per la violazione del codice stradale sono stimati dal Comune per ben 87 milioni di euro in tutto il 2016.

Messa da parte l'idea di un partito anti-renziano, De Magistris sta riallacciando i rapporti con il governo. Nei giorni scorsi c'è stato un incontro con il ministro Delrio.

"Un incontro molto proficuo", l'ha definito il sindaco che fino a poche settimane fa dal palco della campagna elettorale diceva al presidente di Consiglio di "farsela sotto" (per usare un eufemismo). Nell'incontro con il ministro delle Infrastrutture il primo cittadino di Napoli ha parlato della metropolitana e del porto di Napoli.