Oltre a Fiori anche opere di bene

Cosa ci faceva Marcello Fiori, coordinatore dei club «Forza Silvio», tutto grondante di sudore al bar Ciampini? Proprio sotto la sede di Fi e a due passi dal Parlamento l'ex braccio destro di Guido Bertolaso ragionava sulla possibilità di una nuova cena di imprenditori e, in generale, sostenitori, per una raccolta fondi di sostegno al partito. Signori, aprite il portafogli please .

L'onorevole Mariano Rabino torna a far parlare di sé. Per chi facesse fatica a ricordarlo, il deputato piemontese di Scelta Civica, durante una pausa del Tgcom24 , aveva detto: «Perché quando vai a Roma non vuoi più tornare a casa? Non per i privilegi, ma per due cose: la gnocca e il tempo». Questo signore, perché di signore si tratta, ha un portachiavi, vistoso, con decine di corni.

I proventi della prostituzione entreranno a far parte del Pil, ovvero della nostra ricchezza nazionale. L'aspetto grottesco sta nel fatto che tale ricchezza è prodotta da fantasmi (70mila, dicono) ignorati dalla politica paralizzata sul da farsi: eros center? Cooperative? Case chiuse? Repressione? Nel frattempo i fantasmi produttivi restano in balìa di sfruttatori e maniaci.

I Prodi non finiscono mai. Ora è la volta di Silvia, nipote di Romano. Porta in dote una laurea in ingegneria nucleare e la conoscenza di quattro o cinque lingue. La scienziata è disposta a deporre tanta conoscenza in cambio di un seggio nel consiglio regionale dell'Emilia-Romagna. Ha al suo attivo il fatto di aver consigliato allo zio, come ministro, Tonino Di Pietro. Basta così?

Il neo europarlamentare dem, Enrico Gasbarra, in controtendenza con i suoi colleghi amanti del mare, ha deciso di trascorrere buona parte dell'estate nella tenuta di Todi, in campagna. Il fu vice sindaco di Roma (di veltroniana memoria), appassionato di tapiri, tanto da andare spesso al Bioparco per ammirarli, ha fatto lunghe passeggiate con la moglie Roberta e la figlia Benedetta.

C'è un gruppo che sta crescendo a dismisura sul social network più popolato della Rete, ovvero Facebook . Si tratta di «Flavio Tosi candidato premier». La pagina, non ufficiale, dedicata al sindaco di Verona ( nella foto ) ha raggiunto e superato a ieri i ventiseimila iscritti, essendo per volere degli amministratori un «gruppo chiuso». Ecco testualmente lo scopo dell'iniziativa: «Gruppo di sostegno alla candidatura di Flavio Tosi alle primarie del centro destra». All'ambizioso Tosi farà certo piacere poter contare su quest'arma social in più, però qualche maligno fa notare che tra i membri iscritti ci sono tanti stranieri: filippini, indiani, russi, colombiani... Fascino globale.

I «Murazzi» di Torino festeggiano 25 anni di illegalità. Tra sequestri, occupazioni e inchieste della procura, il centro sociale sulle rive del Po organizza un mese di eventi tra musica e spettacoli. Da marzo è pendente un sequestro preventivo contro i «Murazzi», finora mai eseguito. «Stiamo parlando di uno spazio occupato che non ha mai pagato l'affitto né la Siae – ricorda su Facebook il senatore Pd Stefano Esposito ( nella foto ) -. Da poco, pare, paghi l'energia elettrica e dopo essere stato posto sotto sequestro dalla magistratura, come tutti gli altri locali, è stato rioccupato senza che nessuno dicesse una parola. L'attività di questo centro sociale – prosegue - genera ingenti risorse, ovviamente esentasse, che servono per attività contro la pubblica amministrazione, contro le forze dell'ordine, contro le istituzioni». Inviti e manifesti ormai si sprecano in città per la mega festa dell'okkupazione e il duo Piero Fassino, sindaco di Torino, e Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, sembrano non accorgersene. Perché loro possono permettersi anche di non sapere.

Magia. Arriva Giorgio Napolitano e spariscono i barboni. Ma andato via il presidente della Repubblica torna tutto come prima. Succede a Venezia-Mestre. I commercianti di via Carducci pensavano ad un blitz delle forze dell'ordine per liberare finalmente piazzale Sicilia e via Carducci da sbandati, senzatetto, spacciatori, punkabbestia e criminali. Macché, niente di tutto questo. Come racconta il Gazzettino di Venezia la gente aveva formato un capannello per festeggiare. Quando hanno saputo che quell'imponente spiegamento di forze dell'ordine era tutto in funzione dell'arrivo del presidente della Repubblica a Venezia, non l'hanno presa bene. Residenti e commercianti della zona, quelli che non sono scappati e hanno cercato di resistere, si sono anche fermati ad applaudire Re Giorgio. Prima, però, hanno detto ai poliziotti che isolavano la strada, che il quartiere pulito dovrebbe essere la priorità e non un'evenienza in caso di visite presidenziali: «Quando chiamiamo noi la polizia ci dicono che non hanno poteri, stavolta però...».

Razzi torna in Corea del Nord e questa volta si porta dietro pure il leader della Lega Matteo Salvini. Il senatore Fi è partito a capo di una delegazione diplomatica che è arrivata nel Paese del giovane dittatore Kim Jong-Un il 26 agosto. È spuntata anche un'immagine dell'intera comitiva ( nella foto , con Razzi e Salvini nei due circoli) postata su Twitter dal giornalista del Corriere della Sera Guido Olimpio. Razzi era stato a Pyongyang anche lo scorso anno, attirandosi molte critiche.

Questa volta prima di partire per la missione in Cina e Corea del Nord si era prima fatto fare una doccia ghiacciata dal giornalista Giuseppe Cruciani come proprio tributo alla «Ice Bucket Challenge». Il senatore ha più volte dichiarato di apprezzare la politica nordcoreana e di visitare il Paese fin dal 2007. A ognuno le sue mete.

di Romana Liuzzo

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