Parigi, Londra e Berlino: "Troppe bugie". Riad isolata

Parigi, Londra e Berlino: "Troppe bugie". Riad isolata

La versione di Riad continua a non convincere. Nessuno ci crede che il giornalista Jamal Khashoggi, entrato lo scorso due ottobre in consolato saudita di Istambul sia morto in seguito a «una colluttazione». L'ammissione del governo saudita non chiude il caso. Anzi. Il mondo invoca la verità, vuole sapere, vederci chiaro. «L'Arabia Saudita deve chiarire in che modo il giornalista dissidente Jamal Khashoggi è morto all'interno del suo consolato di Istanbul». È la richiesta di Gran Bretagna, Francia e Germania, secondo i quali una versione deve «essere sostenuta da fatti per essere considerata credibile». Per questo, secondo una dichiarazione congiunta di Londra, Parigi e Berlino, «rimane l'urgente necessità di chiarire esattamente cosa è successo il 2 ottobre - al di là delle ipotesi che sono state sollevate finora nell'indagine saudita». «Insistiamo dunque sul fatto che sono necessari e attesi più sforzi per stabilire la verità in modo completo, trasparente e credibile», sottolineano i tre Paesi, definendo «inaccettabile» minacciare, attaccare o uccidere giornalisti «in qualunque circostanza».

Restano troppi punti oscuri in questa vicenda. E in una lunga intervista a Fox News, il ministro degli Esteri saudita, Adel Al Jubairha toccato i punti chiave. «Non sappiamo dove si trovi il corpo, ma le ricerche continueranno. Il re saudita Salman è determinato a che i killer rispondano di quanto fatto» ha ammesso. «L'uccisione del giornalista Khashoggi è stato «un errore gravissimo che non si ripeterà più e i responsabili saranno puniti, il principe non ne era al corrente», ribadendo l'importanza di quei rapporti fondamentali con gli Usa, amici di sempre e che «supereranno» anche questo. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha deciso di bloccare la vendita di armi all'Arabia Saudita fino a quando non sarà fatta piena luce. Equilibri delicatissimi che traballano, gli occhi puntati del mondo. E la Turchia che vuole cavalcare l'onda. Durante un comizio a Istanbul Erdogan ha annunciato che martedì prossimo, quando riferirà in Parlamento, dirà «tutta la cruda verità» sull'uccisione del giornalista.

«Stiamo cercando la giustizia qui e tutto sarà rivelato nella sua cruda verità». E poi ha aggiunto: «Perchè sono venuti qui quei 15 uomini? Perchè sono state arrestate 18 persone?». Interrogativi che per ora restano aperti.

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