Ora tutti soddisfatti perché il 2015 è iniziato con «solo» 251 feriti, contro i 361 dell'anno scorso. Ma c'è poco da gioire: il calo del 30% del solito bilancio di dita saltate e occhi accecati, oltre all'assenza di morti, è senz'altro positivo, ma sono i numeri di una tragedia dell'idiozia che si potrebbe evitare se si fosse rottamata una volta per tutte l'abitudine di festeggiare il nuovo anno a colpi di botti illegali, e spesso di pistola.
Il Capodanno italiano si è confermato in tutti i suoi riti, dalle feste in famiglia, fino alle trasgressioni ormai un po' stantie. Non può consolarci che in altri Paesi sia successo anche di peggio.
Napoli si è riconfermata ancora una volta capitale dei botti proibiti con 51 feriti, un quinto del totale nazionale (sono 71 in tutta la Campania), nonostante le decine di tonnellate di botti sequestrati da carabinieri e polizia. Un bimbo di 10 anni rischia di perdere la vista a causa di un botto esploso quando la festa sembrava già finita: alle 4 stava rientrando a casa a Secondigliano, con i genitori, quando un petardo gli è esploso davanti al viso. In un'altra zona di periferia, a Barra, qualcuno ha voluto strafare facendo esplodere una batteria di bombe carta: la deflagrazione ha sventrato l'androne di un edificio, tre i feriti.
Follie, appunto. Nel popoloso rione Arenaccia, un uomo è stato arrestato in strada da una pattuglia di carabinieri del Comando provinciale mentre «festeggiava» sparando in aria con una pistola. Un altro pistolero ha invece ferito a un piede, a Mascalucia, nel Catanese, una bimba di 12 anni. E un altro bimbo è rimasto vittima dei «giochi» scellerati degli adulti all'Aquila: a 13 anni rischia di perdere una mano per un petardo.
Così come un egiziano di 29 anni che a Milano poco dopo le 2.30, nel quartiere arabo, uno dei luoghi dove in città si è sparato di più, ha deciso di lanciare un grosso petardo dalla finestra senza accorgersi che era chiusa. Il fuoco artificiale è rimbalzato verso di lui, che lo ha raccolto per tentare di sbarazzarsene. Il botto gli è esploso in mano provocando l'amputazione delle cinque dita.
Al capitolo lieti eventi la solita corsa ai primi nati del 2015 a Roma li hanno chiamati Tommaso e Aurora, a Napoli, Alessandro ma, il primo nato in assoluto dovrebbe essere un baby milanese, Tiago Antonio, venuto al mondo pochi secondi dopo la mezzanotte. Resta il dubbio che a vincere la solita sfida sia stato Mohammed Riduanmah, nato da una donna del Bangladesh a Palermo e seguito un minuto più tardi da un neonato tunisino a Milano. Segno dei tempi.
Immancabili anche i bagni fuori stagione. A Napoli due giorni dopo la nevicata primo tuffo del 2015 a Marechiaro di una decina di irriducibili. Anche nel mare di Ostia il primo tuffo dell'anno e nel Tevere con Maurizio Palmulli, in arte Mister Ok, lanciatosi nel fiume per la 27esima volta in carriera.
Riti stantii come i botti. Ma, i numeri della infinita strage di Capodanno italiana sembrano bazzecole rispetto a quanto è accaduto a Shangai: qualcuno ha lanciato da un edificio migliaia di banconote da cento dollari false, pare fossero volantini promozionali, e migliaia di cinesi in attesa della mezzanotte, non hanno esitato a uccidere pur di afferrare qualche bigliettone che pioveva dal cielo. Il bilancio è di 36 morti e una cinquantina di feriti.
Follia anche in Francia dove un infermiere si è presentato a una festa dove c'era la sua ex e ha compiuto una strage: uccisa lei e due suoi amici. Non possiamo consolarci con le follie altrui, ma almeno possiamo leggere un segnale di speranza dal dato Coldiretti: nonostante la crisi torna a salire la spesa per il cenone, 6% in più del 2013.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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