Quando hanno visto la donna col guinzaglio al collo trascinata lungo le scale da un uomo che continuava a inveire contro di lei, più di qualcuno ha pensato alla scena di un film dai contorni horror-sadomaso. Insomma, la «classica» trama che mixa violenza e pratiche di sesso - diciamo così - «altyernativo». Ma attorno ai protagonisti di questa vicenda non c'erano telecamere, né un regista pronto a ordinare il fatidico «Ciak, si gira» o «Stop, buona la prima». E no, purtroppo, era tutto vero. Quando i curiosi che si erano fermati ad assistere alla scena l' hanno capito, hanno pensato bene di avvertire i vigili urbani. I quali, arrivati sul posto, hanno cercato di capirci qualcosa di più.
È accaduto ieri a Napoli, come riferito ieri dal sito del quotidiano Il Messaggero: notizia subito ripresa da Dagospia e così diventata in pochi minuti cliccatissima sul web.
Fatto sta che gli agenti della polizia municipale di Napoli, avvisati da alcuni passanti, sono intervenuti ai Gradoni di Chiaia, dove un uomo aveva messo al collo della compagna un guinzaglio per cani cercando di farla rinvenire perché svenuta. L'uomo - secondo la ricostruzione degli organi di stampa - dichiarava che la donna «era svenuta per una carenza cronica di ferro». «Altro che ferro... Quell'uomo la stava picchiando senza pietà», la versione molto più cruenta (e decisamente più verosimile) dei testimoni. Molte, a questo punto, le persone presenti che hanno cominciato a inveire contro l'uomo per la crudeltà con cui aveva trattato la donna.
Assicurata la donna alle cure mediche del 118 gli agenti hanno provveduto a portare il presunto aggressore prima in un vicino locale pubblico e poi presso i più vicini uffici della polizia municipale, per l'identificazione e per sottrarlo all'ira della folla. Successivamente presso l'ospedale Cardarelli la donna aggredita ha riferito che il suo compagno «era solito comportarsi in quel modo per gelosia». Anche l'episodio incriminato sarebbe stato infatti frutto di una lite provocata dalla gelosia, con l'uomo che avrebbe reagito in maniera violenta e brutale una volta venuto a conoscenza della volontà da parte della fidanzata di lasciarlo per andare via di casa.
A questo punto l'uomo aveva minacciato di ucciderle il cane a cui lei teneva molto e l'aveva raggiunta quando lei, fatte le valigie e preso con lei il cane al guinzaglio, attendeva in strada l'arrivo di un taxi. «Quindi - si legge nel verbale redatto dai vigili urbani - aveva strattonato e colpito la donna con pugni e schiaffi, poi tolto il collare al cane lo aveva stretto al collo della donna trascinandola lungo i Gradoni di Chiaia e provocando lo svenimento. La donna riportava numerosi traumi a causa delle aggressioni subite con una prognosi di 21 giorni».
Il pm ha disposto l'arresto dell'uomo, condannato poi con rito per direttissima a un anno e quattro mesi, oltre all'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla compagna vittima della sua violenza.
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