Premiata l'innovazione di domani

È stata nominata la giuria della quarantesima edizione dei Rolex Awards for Enterprise, iniziativa filantropica di respiro internazionale che premia progetti originali volti a migliorare la vita del mondo in cinque ambiti: scienze e salute, tecnologia applicata, esplorazioni e scoperte, ambiente e patrimonio culturale. Nel 2009, per incoraggiare le nuove generazioni, il programma è stato ampliato con l'introduzione del Progetto Giovani, aperto a candidati di età compresa tra i 18 e i 30 anni. I progetti sono valutati in rapporto all'originalità, alla fattibilità, alla sostenibilità degli affetti sull'ambiente e soprattutto in base allo spirito di intraprendenza dimostrato dai candidati. Ogni vincitore riceve 100mila franchi svizzeri, ogni vincitore «under 30» ne ottiene 50mila. Le sovvenzioni servono per la realizzazione dei progetti. I dieci nuovi vincitori saranno annunciati e festeggiati in occasione di una cerimonia speciale per il quarantesimo anniversario del premio che si svolgerà a Los Angeles nel prossimo mese di novembre.Ma chi sono dunque i componenti della giuria? Si tratta di un parterre di assoluta eccellenza che, dice Rebecca Irvin, direttrice delle attività filantropiche di Rolex, «rispecchia il mondo in generale: la crescita dell'imprenditorialità nei Paesi in via di sviluppo, l'importanza delle tecnologie innovative per le nostre vite e il rafforzamento dell'autorità e della presenza delle donne oggi».

I membri della giuria dei Rolex Awards 2016 sono l'ingegnere egiziano Ghada Amer, la biologa marina tedesca Antje Boetius, la specialista della sostenibilità colombiana Marìa Emilia Correa, il fotografo subacqueo statunitense David Doubilet, lo scienziato britannico Marcus du Sautoy, l'ingegnere chimico statunitense David edwardsa, l'astronauta canadese Chris Hadfield, il fisico tedesco Stefan Hell, l'agronoma etiope Segenet Kalemu, il quattro volte medaglia d'oro olimpica Johann Olav Koss (Norvegia), l'innovatrice indiana Rohini Nilekani e il gastroenterologo cinese Joseph J. Y. Sung.