C i chiediamo quale proposta abbia letto il capogruppo di Forza Italia per affermare che il nostro provvedimento avrebbe un costo di 40 miliardi e non aiuterebbe la ripresa del mercato del lavoro. 1) Il sostegno economico del reddito di cittadinanza (780 euro) corrisponde con le indicazioni dell'Ue e dell'Istat. Prendendo i dati ufficiali Istat viene fuori che una proposta come quella del M5S che prevede anche il rafforzamento dei centri per l'impiego e la creazione di nuove start up innovative, avrebbe un costo di 16 miliardi e 300 milioni di euro per il primo anno. 2) Il costo del reddito di cittadinanza rappresenta solo l'1% del Pil nazionale. Il reddito di cittadinanza, inoltre, è una manovra finanziaria che fa aumentare i consumi delle famiglie, la domanda interna (dal 4% al 22%), i ricavi delle piccole e medie imprese, nonché i posti di lavoro. Lo Stato beneficerebbe di maggiori entrate indirette e dirette, oltre che dell'aumento del Pil che porterebbe anche ad una diminuzione del debito interno. 3) La nostra proposta elimina il concetto di assistenzialismo e per poter essere beneficiario bisogna rispettare precisi obblighi: I) accettare i percorsi formativi e di riqualificazione; II) accettare le proposte di lavoro, potendone rifiutare un massimo di 3; III) contribuire per non più di 8 ore settimanali a progetti utili per la comunità e la collettività; IV) dimostrare di fare una ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno.
Il reddito di cittadinanza è una misura che oltre che contrastare la povertà, contrasta un sistema clientelare consolidato in Italia, basato sul ricatto del lavoro. La versione integrale della mia risposta a Renato Brunetta è su www.beppegrillo.it*senatrice M5S
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