Quattro mesi di stipendio più «4mila euro netti» come danno morale. Quando c'è da chiedere soldi alla Cgil sanno come fare. La sezione del sindacato di Ravenna ha mandato una lettera con la richiesta di soluzione «per via transitiva economica», per rinunciare alla denuncia, al titolare dell'albergo di Cervia che non aveva assunto un ragazzo come cameriere «per la discriminazione razziale in quanto il candidato era un ragazzo di colore», scrive la Cgil. Una ricostruzione che nasce da un sms, partito dal cellulare aziendale ma non scritto dal proprietario del locale, in cui si giustificava la non assunzione proprio col fatto che «qui la gente è indietro come mentalità, non possiamo mettere in sala ragazzi di colore». In realtà l'imprenditore aveva comunicato di non poter offrire un alloggio oltre al posto di lavoro, come richiesto dal ragazzo.
E come spiegato in una lettera successiva, in cui l'albergatore «razzista» spiega di avere alle sue dipendenze un ragazzo marocchino, un albanese, tre rumene e una lituana. Non proprio un albergo di razzisti xenofobi. Ma le spiegazioni dell'imprenditore - assistito ora da un legale - interessano poco la Cgil che è passata a minacce e richiesta di soldi: 4mila euro più 4 mesi di stipendio.
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