Riparte l'assalto a Sosa e Cuadrado

Il presidente e Galliani guideranno ancora le scelte della società

E da oggi cominciano, per il Milan, una nuova storia e una nuova avventura. Tra la nostalgia canaglia del tempo splendido che è stato (lo sfogo di Silvano Ramaccioni: «Preferirei il Milan in B con Berlusconi che una Champions con i cinesi») e la curiosità legittima di scoprire l'indecifrabile futuro, garantito dalla solidità dell'acquirente (dietro gli investitori c'è il governo cinese). Sconfitta, finalmente, la paralisi di questi ultimi 40 giorni, la nave rossonera può riprendere il largo. Sarà guidata, come al solito, da Silvio Berlusconi (che resterà presidente onorario) e Adriano Galliani ad in sella fino alla scadenza del 1 gennaio 2017 quando verrà sancito il closing della trattativa. Con il vincolo di condividere ogni operazione, specialmente quelle che riguardano il calciomercato. Ieri è sbarcato a Milano Gustavo Gomez, difensore paraguayano di 23 anni, per sottoporsi alle visite mediche e raggiungere Montella a Milanello ma si tratta solo di una delle operazioni possibili.

«Adesso ci siederemo intorno a un tavolo e decideremo insieme le nuove strategie: da qui fino al 31 agosto dovrà essere tutto concordato» la frase scelta da Adriano Galliani, triste per l'addio di Silvio Berlusconi da una parte ed eccitato dall'altra per lo sbocco della trattativa, nella consapevolezza di poter dare una mano al rilancio del club che è stato il suo lavoro e la sua passione per trent'anni. «La società conosce perfettamente quali sono le nostre esigenze» è la frase spedita in circolo da Vincenzo Montella che ha provato a isolare la squadra dall'eco della notizia del giorno. «Non accetterò distrazioni sul tema» ha aggiunto perentorio. Da domani potranno tornare utili le trattative allacciate in passato e interrotte per mancanza di liquidità del fondo cinese. Il primo della lista è Musacchio (eventualmente potrebbe partire Paletta), il secondo è Cuadrado che Conte non considera funzionale al suo Chelsea, e il terzo un centrocampista di grande spessore per irrobustire quel reparto considerato dai più il tallone d'Achille dello schieramento rossonero. Zielinski, il polacco dell'Udinese, che ha giocato l'anno scorso con l'Empoli, è partito per Napoli ma è rimasta viva la pista Sosa che porterebbe in Turchia. Questo sulla carta.

Di sicuro Berlusconi e Galliani sono in grado di far intendere ai nuovi azionisti cinesi che l'acquisto di un rinforzo di nome, tipo Witsel per capirsi, servirebbe per presentare al pubblico di fede milanista con le credenziali migliori. Dopo un paio di annate depresse e deludenti, c'è bisogno di un colpo d'ala.

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