Atene«All'alba ho sentito un'esplosione e poi ho visto alcune persone tuffarsi in mare: avevano paura che la nave saltasse in aria». Così un 12enne turco, in viaggio con la madre, ha per primo raccontato il dramma che hanno vissuto i 422 passeggeri e i 56 membri dell'equipaggio della Norman Atlantic, che finora ha fatto registrare un morto, quattro feriti (tre passeggeri e un militare), oltre a tre bambini in ipotermia. La vittima è un uomo, annegato mentre tentava di raggiungere sua moglie su una scialuppa in mare.
Nel garage del traghetto diretto ad Ancona da Patrasso è scoppiato un incendio nelle prime ore di domenica mattina, mentre si trovava a 32 chilometri a nord di Corfù. Le pessime condizioni del tempo - mare forza otto, vento a 50 nodi e onde alte sette metri - hanno impedito rapidi soccorsi di altri mezzi navali. Solo due elicotteri sono riusciti ad avvicinarsi, seguiti poi anche da mezzi italiani che hanno fatto la spola con l'aeroporto salentino di Galatina dove sono stati condotti poco più di un centinaio di passeggeri: ad accoglierli con i soccorsi anche il Console greco Stelio Campanale. Quarantaquattro gli italiani a bordo, oltre ai 268 greci e a svedesi, siriani, canadesi, turchi, tedeschi per lo più anziani, famiglie e bambini.
Il traghetto si trovava nei pressi della piccola isola di Othonoi quando ha preso fuoco alle 4.30 del mattino e ha inviato un segnale di soccorso. Il capitano ha ordinato subito l'evacuazione. «Aiuto, abbiamo le scarpe che fondono» hanno detto alcuni testimoni una volta in salvo in riferimento all'altissima temperatura prodotta dal fuoco. Altri hanno riferito di essersi rifugiati sul ponte ma con il doppio rischio di «congelamento per il freddo e di soffocamento per il forte fumo» ha detto Yorgos Stiliaras, parlando alla Tv Megachannel che ha aggiunto: «Non si sa se ce la faremo». «Sembrava il Titanic» hanno detto due 15enni greche ricoverate nell'ospedale Perrino di Brindisi, sotto choc e impaurite. «La nave si è inclinata, siamo in pericolo, bruceremo come topi, non so quanto resisteremo» sono state invece le tragiche parole di Nikos Patheodosiou.
Un 58enne italiano è stato ricoverato all'ospedale di Galatina per ipotermia, come tre bambini giunti in elicottero assieme alle loro mamme, di cui una incinta. Massiccia la partecipazione di mezzi e soccorsi italiani e greci: 11 elicotteri, un C-130 e in tutto tre navi delle due flotte oltre alla squadra di Special Operations Squadron di ricerca e salvataggio, a bordo di elicotteri Super Puma. Come ha confermato il ministro della marina greco Miltiadis Varvitsiotis, «sono dieci le navi mercantili coinvolte nelle operazioni di soccorso» impegnate in una «delle operazioni più complicate degli ultimi anni».
Il premier italiano Matteo Renzi e quello greco Antonis Samaras hanno subito stabilito un contatto telefonico e il ministro della Difesa albanese, Mimi Kodheli, ha telefonato al ministro Roberta Pinotti, offrendo la disponibilità dei porti albanesi per ospitare il Norman Atlantic.
Anche Papa Francesco, durante l'Angelus, ha parlato della vicenda dicendo di pregare «per i passeggeri e per quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso». Ora le speranze dei 308 ancora a bordo sono concentrate nel rimorchiatore Marietta Barretta, partito dal porto di Brindisi: ha agganciato la nave e l'ha girata in direzione Albania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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