Uccise i genitori: 18 anni al figlio e al complice

Il gup del tribunale per i minorenni di Bologna ha condannato a 18 anni i due ragazzi imputati per l'omicidio premeditato di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, marito e moglie assassinati a colpi di accetta nella loro casa di Pontelangorino, nel Ferrarese, la notte tra il 9 e il 10 gennaio 2017. Imputati il figlio della coppia, all'epoca 16enne, e un amico di un anno più grande. La Procura aveva chiesto condanne a 20 anni per entrambi. La perizia psichiatrica disposta dal tribunale aveva concluso che i due minori erano in grado di intendere e di volere.

L'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni fu quindi premeditato. Accolta la tesi della procura dei minori, che ha seguito le indagini sul duplice omicidio di Pontelangorino. Per quella mattanza finirono in cella Riccardo Vincelli figlio minore della coppia e mente del delitto e Manuel Sartori, 17 anni, il braccio operativo. L'inchiesta fu chiusa dopo 5 mesi di indagini, accertamenti, verifiche e analisi sulle decine di reperti recuperati nella villetta dell'orrore. Un delitto che sconvolse l'intera comunità locale. Che oggi commenta: «Giustizia è stata fatta».

Ma l'atroce dubbio resta: cosa generò quel momento di buio che armò la mano di Manuel contro i genitori dell'amico, una coppia che l'aveva visto crescere. Secondo i tecnici di parte, una delle chiavi di lettura sarebbe da ricercare nella «profonda immaturità che caratterizza l'adolescente». Tutti aspetti che sono stati approfonditi durante le fasi processuali.

Entrambi i ragazzi furono arrestati dai carabinieri di Ferrara e Comacchio sotto la direzione del pm che formalizzò nei loro riguardi il reato di omicidio premeditato. I due hanno scelto la strada del rito abbreviato. Ora la lunga strada dell'espiazione della pena carceraria e l'altrettanto delicata via della riabilitazione.