"Velisti dispersi, ora nuove ricerche"

Pressing italiano per la ripresa delle ricerche dello skipper Aldo Revello e del marinaio Antonio Voinea, i due velisti della Bright scomparsi mercoledì scorso nell'Oceano Atlantico di ritorno dalla Martinica.

L'ultimo segnale satellitare è stato captato quando la barca a vela si trovava al largo delle Azzorre, dove aveva fatto tappa, per poi ripartire verso Gibilterra in condizione di mare favorevoli. «La Farnesina, attraverso l'ambasciata d'Italia a Lisbona, sta compiendo ulteriori passi sulle Autorità portoghesi affinché possano riprendere le ricerche», riferiscono fonti del ministero degli Esteri. Su questo fronte si è mosso anche Daniele Montebello, sindaco di Castelnuovo Magra nello spezzino, sottolineando che l'intera comunità è mobilitata per avere notizie dei due scomparsi. «Già da venerdì - spiega - abbiamo iniziato a sentire la Farnesina con costanza, sia l'Unità di crisi che il ministero degli Esteri e ci hanno costantemente informato sull'evolversi della situazione».

Sabato il Portogallo aveva sospeso le ricerche, dopo aver completato l'esame dell'area circoscritta individuata. E ieri il sindaco, insieme a Rosa Cilano, la moglie di Aldo Revello, ha lanciato un nuovo appello affinché si riprenda a cercare, allargando l'area da controllare. La donna si è rivolta al presidente del Consiglio, al presidente della Repubblica, alla Farnesina, a Emergency e a chiunque possa far leva sul Portogallo, che invece non vuole muoversi più, a meno che non ci sia un avvistamento reale di qualcosa di concreto, una zattera o un pezzo di barca.

«Ci potrebbe essere la possibilità che abbiano urtato un container piuttosto che una balena - ha spiegato la donna -. Di conseguenza a questo punto torniamo al fatto che loro sono certamente sulla zattera. Perché, anche se scontri un container, hai tutto il tempo per riuscire a tirare giù la zattera che oltretutto è in un posto accessibilissimo, accedervi e metterti in salvo.

Mio marito ha sempre avuto sangue freddo a gestire situazioni faticose e problemi. Se hanno urtato qualcosa sono su quella zattera. Chiediamo che queste ricerche vengano riaperte perché siamo convinti che loro siano ancora lì, in mare».