Presi tutti i "medici di Al Qaida" A Heathrow cancellati 108 voli

La polizia inglese: arrestati tutti i sospetti per le autobomba di Londra e l'attacco all'aeroporto di Glasgow. Sei sono medici, uno è un paramedico e la donna è tecnico di laboratorio. Sgomberato per ore il terminal 4 dello scalo londinese. Il premier Brown annuncia un Consiglio per la sicurezza nazionale

Presi tutti i "medici di Al Qaida" 
A Heathrow cancellati 108 voli

Londra - Nel Regno Unito lo stato di tensione per l'allarme terrorismo non si placa. A causa del ritrovamento di un pacco sospetto il terminal quattro dell'aeroporto londinese era stato evacuato. Poi, nel pomeriggio, l'allarme è rientrato. La British Airways ha cancellato un totale di 108 voli in partenza, e migliaia di passeggeri sono stati fatti uscire dallo scalo. Solo da poco stanno rientrando ma le attese prima di partire restano lunghe perché la polizia fa un secondo controllo sui passeggeri.

Tutta di medici la cellula di Al Qaida Di giorno medici esemplari negli ospedali pubblici del Regno Unito ma fuori servizio spietati terroristi in cerca di strage: persino i più navigati investigatori di Scotland Yard sono rimasti sconcertati alla scoperta che era tutta composta da discepoli di Ippocrate la cellula di Al Qaida all'origine dei falliti attentati del week-end scorso a Londra e a Glasgow. Altrettanto spiazzati i servizi segreti di Sua Maestà: tengono sotto strettissimo controllo almeno un migliaio di potenziali terroristi con enorme dispendio di uomini e di mezzi e proprio non si aspettavano che la minaccia potesse venire da un gruppo di insospettabili medici indiani e mediorientali impiegati a tempo pieno e con buoni stipendi dal Nhs, il servizio sanitario nazionale. I fatti parlano però chiaro: tra i primi otto arrestati ci sono sei dottori, un para-medico e una donna che lavora come tecnica in un laboratorio di analisi. E la conclusione, molto allarmante, è che Al Qaida può avere una grossa presa anche sulla fascia più istruita e integrata della middle-class musulmana.

Il neurochirurgo Asha la mente A giudizio degli investigatori la mente della cellula è un serafico neurochirurgo giordano-palestinese di 26 anni, il dottor Mohammed Asha, sposato alla tecnica di laboratorio anch'essa alle dipendenze del Nhs. La coppia (con lei rigorosamente ammantata nel velo islamico) è stata arrestata sabato sera sull'autostrada M6 a sud-est di Liverpool. Giordani, libanesi, indiani, iracheni: i "dottori della morte" appartengono a disparate nazionalità. Due medici indiani (uno ammanettato ieri sera a Brisbane in Australia su richiesta della polizia britannica, l'altro preso domenica a Liverpool) hanno lavorato nello stesso ospedale del Cheshire (l'Halton General Hospital di Runcon) ma è probabile che a manovrarli ci fosse dall'esterno un unico burattinaio. La convinzione ormai prevalente è che Al Qaida sia riuscita ad infiltrare almeno una sua cellula - all'inizio "dormiente" - dentro il Nhs. Un cavallo di Troia quasi perfetto. Chi mai può pensare che un medico si faccia portatore di morte quando esattamente agli antipodi è la missione del giuramento ippocratico? Il Nhs impiega circa novantamila medici di origine forestiera su un totale di duecentoquarantamila e oggi ha assicurato che prima dell'assunzione ne controlla con cura certosina il background ma evidentemente qualcosa è andato storto se Al Qaida ci ha infilato senza difficoltà almeno una cellula che a Londra non ha fatto strage soltanto perché non hanno funzionato i detonatori-telefonini a bordo delle due Mercedes imbottite di petrolio, bombole a gas e chiodi. Malgrado la cellula dei "medici della morte" sia stata in gran parte smantellata (all'appello sembrano mancare soltanto alcuni personaggi di contorno) il governo Brown ha continuato a mantenere anche oggi al massimo livello ("critical") l'allarme terrorismo e la psicosi attentati non scema. Stamattina a Londra la polizia ha proceduto alla "esplosione controllata" di un pacco sospetto trovato vicino alla stazione Hammersmith della metropolitana, rimasta chiusa per qualche ora. Nel pomeriggio un pacco sospetto ha provocato l'evacuazione del terminal 4 dell'aeroporto londinese di Heathrow, con grossi disagi per i passeggeri sottoposti a perquisizioni extra-minuziose e costretti a partire in grosso ritardo. La situazione rimane piuttosto tesa anche a Glasgow dopo che sabato pomeriggio due terroristi medici hanno lanciato una Jeep Cherokee in fiamme contro il terminal 1 dell'aeroporto locale. All'alba in quella città scozzese gli artificieri avevano fatto esplodere un veicolo sospetto parcheggiato vicino ad una moschea. Nel pomeriggio un'edicola gestita da asiatici è stata sfasciata completamente da un'auto lanciata a tutta velocità e si sospetta che si tratti di una vendetta di matrice razzista in risposta ai falliti attentati.

Due arresti a Blackburn Nel pomeriggio sono stati arrestati a Blackburn, una città dell'Inghilterra nordoccidentale, due uomini che si erano fatti recapitare in ufficio bombole da gas analoghe a quelle trovate nelle autobombe di Londra e sulla Jeep Cherokee di Glasgow. Un portavoce della polizia ha però detto che è "ancora presto" per collegare gli arresti all'ultima ondata terroristica. La risposta ferma, calma e competente agli attentati ha fatto intanto salire ulteriormente nei sondaggi il neo-primo ministro laburista Gordon Brown, percepito al momento come "un leader forte" dal 77% dei connazionali secondo un sondaggio del Times'. Se ha sconcertato Scotland Yard e i servizi segreti, la scoperta che la cellula di Al Qaida è composta di medici in arrivo dall'estero con permessi di lavoro ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai capi della vasta comunità musulmana del Regno Unito che temeva di essere di nuovo colpevolizzata. Come successe nel luglio 2005 quando kamikaze "homegrown", nati e cresciuti in Gran Bretagna e ben integrati, attaccarono la metropolitana di Londra e un autobus in nome di Allah e provocarono la morte di 52 persone.

Il governo crea il Consiglio nazionale per la sicurezza La Gran Bretagna creerà un Consiglio per la Sicurezza Nazionale, sul modello di quello esistente negli Stati Uniti e in altri Paesi: lo ha affermato il premier Gordon Brown nel suo primo discorso alla Camera dei Comuni.

Il varo del nuovo ente - iniziativa destinata a mandare «un chiaro messaggio» di vigilanza - sarà accompagnato anche dalla pubblicazione annuale di un documento sulla "Strategia nazionale per la sicurezza" che elenchi minacce e obbiettivi.

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