Entri in facoltà e i «Musso chi?» lasciano spazio ai «Musso sì». Gli studenti di Economia e Commercio, ma anche quelli di Architettura, Enrico Musso lo conoscono bene. Tutti, nessuno escluso: anche le giovani matricole e persino chi con il candidato sindaco del centrodestra non dovrà sostenere alcun esame. Gli studenti sorridono: del professore conoscono i pregi e pure i difetti. E tra aneddoti divertenti e racconti interessanti si arriva a varcare la soglia delle immancabili leggende universitarie che da sempre accompagnano il percorso accademico di ogni docente. Musso compreso. Ne esce comunque un ritratto positivo: un professore competente, preparato, che tiene lezioni moderne e affascinanti. E soprattutto: un professore da votare. Anche per chi, come Paolo, 24 anni, Musso non gli è mai stato troppo simpatico, ma ne riconosce le capacità: «È un professore brillante, uno dei pochi di vera caratura internazionale, sicuramente con idee concrete: meglio lui che una di quelle tante politiche di professione» spiega. E incontrando gli studenti nei corridoi della facoltà, il dato più sorprendente è proprio questo: la netta maggioranza dei giovani presenti il professor Enrico vuole votarlo. Tra i pro Musso anche numerosi ragazzi da sempre elettori del centrosinistra. Subdolo tentativo di ingraziarsi il prof? Non si direbbe, c'è una sorta di conflitto di interessi al contrario: Marina non lo vota proprio perché spera che «Musso non vinca, così per la sessione estiva di esami in cattedra ci sarà sempre lui». Oppure Valentina, 23 anni, elettrice dell'Ulivo che ha già sostenuto i due esami con il professor Musso e ora è convinta di votarlo. Professore troppo buono quindi? Tutt'altro, e i giudizi in questo campo sono univoci: severo (talvolta l'aggettivo è solo un eufemismo, ndr), ma competente e dalle lezioni affascinanti.
Tra i pregi spicca l'essere disponibile, reperibile («rarità nell'ambito accademico» sottolinea Sara) e accattivante. E a proposito di modernità e disponibilità Nicola ricorda «che alla faccia di quei professori che neanche utilizzano le e-mail il professor Musso risponde giornalmente, e lo ha fatto persino durante i quattro giorni compresi tra l'ufficiale investitura di Berlusconi e la convention ai magazzini del Cotone».
Professore perfetto quindi? Risposta negativa: proprio il fattore simpatia sembra il suo punto debole: «Giovane, giovanile, un po' piacione» sottolineano alcune ragazze. «Un atteggiamento un po' troppo altezzoso - sostiene invece Francesca - anche se forse necessario essendo così giovane». Alessandro prova a chiarire: «Diciamo che ha un comportamento abbastanza distaccato per gli studenti della laurea triennale mentre uno molto più alla mano per quelli della laurea specialistica». «Un professore all'americana - ricorda un gruppo di ex studenti di architettura, oggi poco più che trentenni che con il giovane docente hanno avuto a che fare già 10 anni fa - severissimo a lezione, ma disponibile per discutere anche in un pub ridendo e scherzando». E questo essere all'americana trova conferma anche negli esami: test con sistemi di punteggio complicatissimi «alla ricerca dell'oggettività».
Spazio alle curiosità: il corso di Economia dei trasporti 2, per la laurea specialistica, Musso lo tiene in lingua inglese anche se gli studenti sono solo italiani. «È l'unico professore del nostro percorso di studi a farlo - spiegano i ragazzi - ma è fondamentale perché chi vuole operare nel settore economico-marittimo con quella lingua dovrà lavorarci». Non a caso il professor Musso è uno dei massimi sostenitori delle esperienze di studio all'estero: alla facoltà di Economia è lui il referente per consigli e chiarimenti per la cosiddetta «mobilità internazionale».
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