Professione divorzio

Il «talento» della ex modella Susan Crossley ha stupito la stampa britannica: ormai è alla quarta separazione milionaria

Segni particolari: pluridivorziata. E, a ogni separazione, una «buonuscita» miliardaria. Susan Crossley - ex modella di successo e attuale affascinante cinquantenne - sa bene come prendere all’amo mariti facoltosi. Compresi i loro portafogli. Una vera professionista nel ramo «come spolpare il vecchio coniuge». Esperienza maturata nel corso di tre matrimoni che hanno fruttato all’intraprendente Susan la bella somma di 27 milioni di euro. Un bottino che ora potrebbe essere rimpinguato da altri 7,5 milioni di euro che la signora Crossley si appresta a scucire dalle tasche del suo ultimo (almeno per ora) partner: un ricco immobiliarista dal nome Stuart, 62 anni, forte di un conto in banca di oltre 67 milioni di euro.
Nel giorno del fatidico sì, Stuart aveva - come si suol dire anche in Inghilterra - «mangiato la foglia» e infatti aveva tenuto nascosto alla vorace Susan l’esatto importo del suo patrimonio. Una circostanza che - secondo miss Crossley - proverebbe la malafede del coniuge dal quale ha però deciso divorziare a causa delle sue «frequenti scappatelle extraconiugali». «Sono sempre rimasto fedele a Susan - replica Stuart -, la verità è che mia moglie è una divorziatrice in carriera». Uno scambio di battute avvenuto sulla stampa inglese, con il Guardian e il Daily Telegraph a contendersi le dichiarazioni dei contendenti. Una storia a tutto gossip che comincia nel gennaio 2006, quando l’ex modella convola a nozze con il facoltoso agente immobiliare Stuart Crossley. Un accordo prematrimoniale aveva pattuito, in caso di divorzio, la rinuncia a qualsiasi tipo di rivendicazione finanziaria reciproca. Ma al naufragare delle nozze la Crossley ha chiesto in tribunale 7,5 milioni di euro allo sposo, sostenendo che al momento di firmare il documento lui le aveva nascosto l’esistenza di 90 milioni in conti bancari a Monaco e Andorra.
Per tutta risposta, i legali del milionario - che ha definito la moglie una «divorziata seriale» - hanno chiesto di abbreviare la procedura e risolvere la questione con un’unica udienza. La proposta è stata approvata lo scorso ottobre dall’Alta Corte in considerazione della breve durata dell’unione - 14 mesi - dell’assenza di figli, dell’indipendenza finanziaria individuale dei coniugi e del patto preventivo. Da qui il ricorso in appello della donna, fallito ieri. Susan Dean - questo il suo cognome da nubile - si era sposata per la prima volta a 18 anni con Kevin Nicholson, membro di una agiatissima famiglia proprietaria della catena di supermercati Kwik Save. La coppia si divise dopo 18 mesi. Il secondo marito fu Peter Lilley, ricco erede dell’azienda calzaturiera Lilley and Skinner.

Dopo un secondo divorzio nel 1984, arrivò il matrimonio, l’anno successivo, con Robert Sangster, erede dell’impero di scommesse sportive Vernons Pools di 20 anni più maturo della donna. Nel lasciarlo l’ex signora Sangster ottenne 24 milioni di euro.
Altri matrimoni in vista per l’energica Susan? «Perché no, sono ancora giovane io!». Uomo avvisato...

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