Protesta E le cassiere vogliono i festivi liberi

I giorni festivi fanno comodo a tutti, ma si sa che proprio in quei giorni i negozi vendono di più. Una realtà che però deve essere sfuggita alle commesse che minacciano di incrociare le braccia proprio in quei giorni. Le commesse sono infatti in rivolta. I sindacati invitano i dipendenti a boicottare il moltiplicarsi delle aperture. Confcommercio: «Le proviamo tutte per non chiudere, ci ringrazino». Si apre il sipario sui saldi, che per la prima volta non partono di sabato ma all’Epifania, portandosi dietro l’ultima domenica con i negozi aperti. Stando ai nuovi calendari in elaborazione da parte dei Comuni, lo shopping festivo riprenderà ad aprile, per otto domeniche spalmate nel corso dell’anno fino a novembre, più le quattro natalizie.

Un totale di 12, che però lievita per le città turistiche e d’arte, autorizzate a concedere deroghe: per esempio nei centri storici di molte cittàe vetrine sono illuminate sette giorni su sette tutto l’anno, mentre altrove l’apertura straordinaria è scesa dai 30 giorni del 2010 ai 22 del 2011. Potere anche della rivolta delle commesse, promotrici di una raccolta di migliaia di firme contro «un gioco al massacro» e sostenute dai sindacati, che le invitano a boicottare tale forma di straordinario.

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