Quando Kenneth Anger raccontò tragedie e amori delle star

Quando Kenneth Anger raccontò tragedie e amori delle star

All’inizio fu Kenneth Anger. Attore e regista attratto dal soprannaturale, ammiratore del satanista Aleister Crowley, indagatore dell’occulto, Anger nel 1958 pubblicò Hollywood Babilonia (in Italia edito in due volumi da Adelphi, la copertina nella foto), un libro senza peli sulla lingua sugli scandali e i delitti dei ricchi e famosi di Hollywood. Nel racconto di Anger sfilano personaggi come Fatty e Hearst, Chaplin e Valentino, von Stroheim e Mae West, Errol Flynn e Marlene Dietrich, Lupe Velez e Robert Mitchum, Lana Turner e Judy Garland, e tanti nomi ormai sepolti. Nulla è risparmiato al lettore: episodi atroci, dettagli oltraggiosi, foto scioccanti, perversioni e «incidenti» sessuali. Per ogni «divinità» del cinema esiste un crepuscolo, e Anger dedica parte del suo volume all’ondata di suicidi che colpirono Hollywood sin dalla sua nascita. Il Seconal, un barbiturico, fu utilizzato da Julian Eltinge, Joe Jackson e dalla splendida e spigolosa Lupe Velez. Con l’avvento del sonoro molti divi persero l’aura riproducibile che aveva affascinato le folle.

Alcuni come Buster Keaton e Clara Bow finirono in manicomio coi nervi a pezzi, altri fedeli al proprio status preferirono mettere fine alla propria vita come nei più drammatici finali cinematografici: Milton Sills si lanciò dal Sunset Boulevard con la sua auto, Robert Ames si uccise con il gas, Karl Dane si puntò una pistola alla tempia uccidendosi in casa dell’amata Jean Harlow, e così via. Il libro, manco a dirlo, fu uno scandalo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica