Quattro uomini nuovi (o quasi) per quattro scenari diversi

In queste ore d'incertezza è il vice presidente Omar Suleiman l'uomo al centro della scena in Egitto. La comunità internazionale sembra puntare su di lui per garantire continuità. Per l'America, l'Europa e per i vicini israeliani, il capo dei servizi segreti egiziani è un personaggio conosciuto e rispettato. Se diventasse l'uomo della transizione, dovrebbe guidare il Paese fino alle elezioni di settembre. Non ci sono ancora candidati ufficiali al voto, anche se qualcuno ha già fatto sapere di essere interessato a fare campagna.
Il volto noto dell'opposizione è Mohammed ElBaradei. Il premio Nobel per la Pace non ha scartato l'ipotesi di una sua candidatura alla presidenza. È stato nominato dalla piazza come suo rappresentante, ma non è conosciuto dal grande pubblico in Egitto. È tornato nel Paese pochi mesi fa dopo una lunga assenza. È un diplomatico ben introdotto nei circoli internazionali, ma la sua apertura ai Fratelli musulmani e la sua debolezza nel condannare il programma nucleare iraniano quando era capo dell'Agenzia per l'Energia atomica hanno raffreddato l'atteggiamento americano nei suoi confronti.
Anche il segretario della Lega araba Amr Moussa ha fatto sapere di pensare a una candidatura. In Egitto, al contrario di ElBaradei, è un personaggio popolare. Piace alla strada araba per le sue frequenti critiche a Israele e all'invasione americana in Irak. L'ex ministro degli Esteri, nonostante queste posizioni, emerge ora come una possibile figura del compromesso durante la transizione: è vicino al regime ma secondo molti sarebbe stato allontanato dal governo a causa della sua crescente popolarità.
Cresce invece l'interesse per un nuovo attore sceso in campo in queste ore. E' tornato da pochi giorni in Egitto il premio Nobel per la Chimica Ahmed Zewail. Lo scienziato, figura conosciuta in Egitto soprattutto tra i circoli intellettuali, non ha mai fatto politica. Lui dice di non essere interessato, ma c'è chi ha fatto il suo nome come possibile candidato. Due giorni fa, spiega Ahmed El Gohary, giovane membro del gruppo di ElBaradei, ha incontrato i movimenti della piazza per parlare della situazione.

E secondo Dia Rashwan, uno dei membri del nuovo "consiglio dei saggi", lo scienziato starebbe creando un comitato per riscrivere la Costituzione. Zewail è una figura rispettata dalla comunità internazionale. Nel 2010 è stato nominato inviato americano per la scienza nei Paesi islamici.

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