Non hanno niente di meglio da discutere, in consiglio provinciale, dellammissione al voto dei cittadini extracomunitari? «Pare proprio di sì - sbotta Lorenzo Zito, vicecapogruppo di Forza Italia -, visto che la maggioranza di centrosinistra a Palazzo Spinola ha deciso di procedere con una lunga serie di consultazioni e commissioni consiliari per ascoltare i rappresentanti delle varie comunità di immigrati, prima di decidere».
È stata anche convocata una riunione di consiglio monotematico sullargomento.
«Incredibile, ma vero. La ciliegina sulla torta. Obiettivo di questa maggioranza, in un momento di confusione nazionale e locale, è di raggranellare quanto prima qualche altro voto con laggiunta di nuovi potenziali elettori».
Ci sarà, come si dice a Genova, la convenienza...
«Penso anchio. La convenienza risiede nella speranza, non so quanto giustificata, che tutti gli interpellati richiedano a gran voce il riconoscimento al diritto di elettorato passivo».
Cosa ne sarà, allora, di tutto il resto che è ancora in ballo, a fine ciclo amministrativo?
«È questo il punto. I problemi veri, urgenti, sono stati lasciati da parte per trovare il tempo di discutere di voto degli immigrati».
Che si potrebbe fare, al contrario?
«Un mucchio di cose importanti. A cominciare dalle politiche avviate sul turismo che sono fallite nonostante il ricorso a consulenti esterni. Non importa neanche se per resuscitare una forma di cultura ci si debba rifugiare nellorganizzazione di concerti live».
Ci sono anche gli stop alle infrastrutture.
«Non basta. Dopo la frenata sul Terzo valico, anche il water front è fermo al palo, e rischia di perdere la bellezza del front per restare solo water».
Lurgenza, adesso, è il voto amministrativo.
«Sì, spasmodicamente, imprescindibilmente il voto.
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