Razzismo agli Oscar, nessuna nomination importante per gli attori di colore

Michael B. Jordan e Tessa Thompson in "Creed", Idris Elba e Abraham Attah "Beasts of No Nation", Will Smith e Gugu Mbatha-Raw di "Concussion" e l'intero cast di "Straight Outta Compton" sono solo alcuni degli attori che si sarebbero meritati almeno la nomination ai prossimi Oscar e che invece sono rimasti a bocca asciutta.

Cos'hanno in comune oltre all'essere stati snobbati dai membri dell'Academy? Il colore della pelle. Nera.

È bufera in quel di Hollywood, dopo che ieri sono state annunciate le nomination per i prossimi Oscar, la cui cerimonia si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 28 febbraio.

L'accusa è di quelle pesanti: razzismo. E la cosa assume una gravità maggiore, se si considera il precedente dell'anno scorso, in cui si verificò esattamente la stessa situazione.

Le nomination 2016 sono un po' "troppo bianche". Nessun attore di colore, o di altre minoranze etniche è stato nominato nelle categorie principali.

La domanda che adesso in molti si pongono è: "Davvero nessuno di questi attori meritava di essere nominato o chi decide le nomination ha un problema col colore della pelle?"

Eppure, sono tanti gli interpreti che quest'anno hanno dato splendide performance attoriali, come Michael B. Jordan. Il giovane attore ha recitato in "Creed" nei panni del figlio dell'indimeticato Apollo Creed di "Rocky". La stampa aveva esaltato la sua interpretazione, dando per scontata la nomination.

L'anno scorso, in polemica con le decisioni dell'Academy, era nato un hashtag, #OscarsSoWhite (gli Oscar sono così bianchi), che aveva portato ad un movimento di protesta per boicottare la cerimonia e che adesso sta riprendendo piede sui social, per una situazione che molti ritengono non più accetabile.