Tornerà davanti al pubblico ministero di Roma, questa volta come persona informata sui fatti, Achille Lollo, lestremista di Potere Operaio, già protagonista come imputato della vicenda giudiziaria legata alla strage di Primavalle. Da qualche mese Lollo è tornato in Italia da uomo libero essendosi prescritta la condanna inflittagli per la vicenda. Il 16 aprile del 1973, nellincendio della loro abitazione, morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, di 22 e 10 anni.
Linterrogatorio di Lollo, che è assistito dallavvocato Tommaso Mancini, avverrà domani alle 11 davanti al pubblico ministero Luca Tescaroli. I fatti su cui dovrà sono stati stralciati dallindagine sulla vicenda di Primavalle che vede indagati per strage Paolo Gaeta, Diana Perrone ed Elisabetta Lecco, chiamati in causa in unintervista di alcuni anni fa proprio da Lollo. Per la strage di Primavalle lui fu condannato insieme con Marino Clavio e Manlio Grillo a 18 anni di reclusione, condanna ormai prescritta avendo i tre evitato larresto fuggendo allestero. Era la notte tra il 15 ed il 16 aprile del 73 quando Stefano e Virgilio Mattei morirono arsi vivi nel rogo di un appartamento nel quartiere romano di Primavalle appiccato dai tre militanti di Potere Operaio. Mario Mattei, segretario della sezione missina di Primavalle, 48 anni, netturbino, dormiva con la moglie e sei figli, Virgilio, Lucia, Silvia, Antonella, Stefano e Giampaolo, al terzo piano di una palazzina popolare in via Bibbiena. Verso le tre di notte alcune persone versarono benzina davanti alla porta di casa e diedero fuoco.
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