Nella calza della Befana la Roma trova il quarto posto e i regali della terna arbitrale: ben due gol giallorossi su quattro paiono infatti irregolari. Il Catania non avrebbe meritato di perdere, ma ha avuto il torto di rinunciare a giocare quando poteva ancora mettere in difficoltà la squadra di Ranieri. Che passa dai sonori fischi del pubblico alla fine del primo tempo, chiuso sotto di un gol dopo il vantaggio lampo di Borriello (per lui bis a inizio ripresa), agli applausi finali con la doppietta di Vucinic che blinda il successo. Polemico con ironia al termine il presidente del Catania Pulvirenti: «Ho fatto i complimenti allarbitro Brighi, autore di una doppietta... Ora mi aspetto il deferimento e la squalifica». Il riferimento è al cross di Riise, con il pallone fuori dal campo, in occasione della seconda rete di Borriello e alla posizione di sospetto fuorigioco di Vucinic sullassist di Totti sul gol del 3-2. «La rosa adesso è completa rispetto allanno scorso, possiamo competere con tutti fino alla fine - ha detto Ranieri approdato in zona Champions -. Abbiamo avuto una partenza brutta, ora dobbiamo rimontare, come lanno scorso».
E a proposito di romanisti, il prestito giallorosso Stefano Okaka decide a favore dei biancorossi il derby Lecce-Bari, filato via senza problemi nonostante i timori della vigilia (con la decisione di giocare a porte chiuse poi ritirata a tre giorni dal match). Lattaccante entra in campo nella ripresa e dopo 20 minuti supera Rosati con un bel gol, il numero 1000 in A del Bari che non vinceva dal 26 settembre scorso ma che resta ultimo in classifica, anche se a un solo punto dai leccesi e dal Brescia. AllUdinese basta un gran primo tempo per piegare il Chievo.
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