«La Russia è pronta al ritiro e all’ingresso di aiuti in Ossezia»

Mosca. Continua la missione del ministro italiano degli Esteri tra i protagonisti della crisi in Caucaso. Ieri a Mosca Franco Frattini ha raccolto la «disponibilità russa a un ritiro immediato dall’intera zona di sicurezza in concomitanza con il dispiegamento della missione internazionale Osce». Le dichiarazioni del capo della Farnesina arrivano al termine dell’incontro con il suo omologo russo Sergei Lavrov. Il dispiegamento internazionale - già deciso a livello Osce, ma non ancora a livello europeo - avrà compiti di polizia internazionale nelle zone di sicurezza. «Discuteremo con i ministri degli Esteri dell’Ue» i termini del contributo europeo alla missione, ha precisato Frattini, «ma era necessario avere un sì russo». I responsabili delle diplomazie Ue si riuniscono oggi ad Avignone, in Francia. «La Russia - ha aggiunto - favorirà anche l'ingresso degli aiuti umanitari in Ossezia del Sud».

Dal canto suo Lavrov, che ha apprezzato l’atteggiamento «equilibrato» di Roma nella crisi caucasica, ha specificato che il ritiro completo delle forze russe dal territorio georgiano «dipende da quando la comunità internazionale potrà costituire i meccanismi di stabilità e sicurezza» nelle aree sensibili. Il punto cinque dell’accordo stabilisce che finché il meccanismo internazionale non sarà costituito, la Russia potrà prendere misure di peacekeeping».

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