Sabato debuttano i bus notturni. Ma il Pdl annuncia lo sciopero del biglietto

Via ai bus notturni: un servizio che costerà un milione di euro. Da sabato prossimo, in occasione della notte bianca delle «Cascine aperte», ogni venerdì e sabato i mezzi di undici linee Atm, le sostitutive M1, M2 e M3 e le linee 42, 50, 54, 57, 90-91 e 94, oltre che una nuova linea N15 fra piazza Fontana e Rozzano, passeranno ogni mezz’ora anche nelle ore notturne, per un servizio 24 ore su 24.
Resteranno aperti anche 7 parcheggi di corrispondenza e i biglietti, con una validità di due ore, si potranno acquistare dai 260 parcometri già installati in città, che entro la fine di ottobre diventeranno 760. Atm ha già avviato la sostituzione dei cartelli con gli orari su trecento paline dei bus e alle 650 fermate toccate dai mezzi notturni. «Milano - spiega l’assessore milanese ai Trasporti Gianfrancesco Maran - offre finalmente un servizio notturno di tipo europeo. Le undici linee miglioreranno la qualità della vita di tanti giovani che si muovono di notte senza auto. Valuteremo nei prossimi mesi se il servizio dovrà essere ampliato». Si è detto «orgoglioso di rappresentare questa azienda» il presidente Elio Catania: «Dimostriamo - ha detto - di sapere realizzare idee di mobilità con professionalità ed efficienza» perchè l’attivazione dell’iniziativa «non significa solo bus ma una revisione totale del servizio, dalle sale operative all’assistenza tecnica».
Catania ha assicurato anche un potenziamento delle squadre di controllori, «di minimo tre persone» con un rafforzamento dei legami con la sala operativa per garantire la sicurezza sui mezzi anche di notte. Ad affiancare il nuovo servizio, le dieci linee di Radiobus di quartiere già attive, tutte le sere dalle 22 alle 2, alle quali se ne aggiungeranno altre quattro: fra Lotto e Principe Eugenio, fra Bonola e Gallaratese, fra Lotto e l’ospedale San Carlo e fra Chiesa Rossa e Gratosoglio.
Intanto proseguono le polemiche sul prezzo del biglietto, aumentato a 1,50 euro dal primo settembre. Il Pdl non molla e prosegue la sua battaglia perché il ticket torni a costare un euro, soprattutto in vista dei rincari di Ecopass.

Tra le iniziative più strong c’è quella sostenuta da Alessandro Morelli, consigliere della Lega: «Da metà ottobre ci sono squadre di giovani pronte ad attuare il ticket crossing se la giunta non ci spiegherà dove vanno a finire gli introiti dell’aumento del biglietto valutando anche un piano per i mini biglietti». Una sorta di sciopero del biglietto insomma. «Ogni utente paga 50 centesimi in più ed è suo diritto sapere dove vanno quei soldi».