«È un salasso Denunceremo le speculazioni»

Contro i rincari speculativi provocati dallo sciopero dei Tir e la penuria di prodotti sul mercato, i sindacati invocano l’intervento del governo, il Codacons quello dei Nas. L’indignazione è generale. «È una vergogna, contro questi aumenti ingiustificati presenteremo una raffica di denunce» sbotta il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che affila le armi dei controlli per arginare la speculazione selvaggia. «Ogni famiglia media spenderà almeno venti euro in più a settimana, perché il blocco dei Tir ha provocato aumenti assolutamente ingiustificati».
Codacons invita chiunque a contattare il numero verde o a inviare una mail (codacons.info@tiscali.it) per segnalare ogni tipo di anomalia. Già ieri sono piovute centinaia di segnalazioni. E i primi dati sono sconfortanti: incrementi per il pesce fresco del 30%, per la verdura del 20%, del 10% per la frutta, del 5% per le uova. Immediata anche la reazione dei sindacati. «Sono aumenti davvero intollerabili - sostiene Gianni Baratta, segretario confederale della Cisl -. L’impennata dei prezzi aggraverà la condizione dei lavoratori e dei pensionati. Il governo deve intervenire. Serve un monitoraggio attento sui prezzi dei beni di prima necessità».

Poi Baratta avverte: «Il prossimo confronto sulla riforma del modello contrattuale sarà strettamente legato al tema del controllo su prezzi e tariffe. D’altra parte l’aumento dell’inflazione del 2,4% tendenziale anno su anno, dimostra come siano fallaci le possibili difese rispetto ai prezzi e alle speculazioni che su di essi si possono esercitare».

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