da Milano
Il Crédit Agricole ridurrà ancora la propria quota in Intesa Sanpaolo, considerata dai francesi come «una partecipazione finanziaria». Loperazione si farà al momento opportuno, ma si farà: «Decideremo di vendere quando penseremo che il momento sia quello giusto e il prezzo sia quello giusto. Ora non possiamo dire quando sarà», hanno svelato fonti della banca francese.
L'Agricole ha appena ceduto il 3,6% di Intesa Sanpaolo riducendo la propria quota al 5,8% del capitale e al 5,5% di quello ordinario. La banca francese attende per il mese prossimo il via libera dell'Antitrust all'acquisizione della Cariparma, di Friuladria e degli altri sportelli acquistati da Intesa Sanpaolo, per un totale di 654 filiali ex Intesa. In proposito la Commmissione europea si pronuncerà entro il 27 febbraio, a meno che Bruxelles non decida di aprire un'inchiesta approfondita sul caso, che durerebbe 5 mesi. L'operazione da 6 miliardi, annunciata l'11 ottobre scorso, è stata notificata all'Antitrust Ue negli ultimi giorni.
L'Authority guidata da Antonio Catricalà potrebbe precisare in quell'occasione se i francesi dovranno scendere ancora nel capitale della superbanca, e a quale livello, dopo che a dicembre era già stato chiesto loro di ridurre «tempestivamente» la quota (nell'autorizzazione alla fusione tra Banca Intesa e SanPaolo Imi). In ottobre l'amministratore delegato dell'Agricole, Georges Pauget, aveva parlato di una volontà del gruppo di scendere al 4,5% della superbanca.
Poi il Crédit Agricole potrà concentrarsi sulla propria rete italiana formata da Cariparma, Friuladria e da altri 193 sportelli. Un importante passo è previsto a Parma, domani, dove ci sarà la firma dell'accordo con la Fondazione Cariparma.
Intanto si apprende che la Fondazione Cariplo non è interessata ai pacchetti messi in vendita dal gruppo creditizio transalpino. Cariplo aumenterà la propria quota in Intesa Sanpaolo solo acquistando il pacchetto dell'1,1% del capitale che la Cariparma vuole cedere, mentre non intende acquistare titoli eventualmente ceduti dal Crédit Agricole in un nuovo collocamento.
È quanto hanno fatto trapelare alcune fonti finanziarie che escludono «in maniera assoluta» qualsiasi acquisizione dalla Banque Verte. Attualmente l'ente possiede il 4,68% della superbanca e salirà fino al 5,78% per effetto delloperazione riguardante l1,1% della Fondazione Cariparma.
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