I ricercatori del San Raffaele di Milano in collaborazione con la New York University e lHospital for Special Surgery di New York, hanno scoperto un nuovo meccanismo che regola la formazione della mielina la cui conoscenza potrebbe sviluppare in futuro un trattamento che favorisca la formazione di questa guaina che avvolge i nervi in quei pazienti che lhanno persa a causa dinfezione, danno, o per difetti genetici. Un passo che potrebbe avvincinare una possibile cura per la scelrosi multipla. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Neuroscience, è stata resa possibile grazie al programma borsa di Ricerca Senior «Rita Levi Montalcini» del Fism - Fondazione italiana sclerosi multipla. Per poter procedere con questo tipo di studio è stato creato presso lInspe (lIstituto di neurologia sperimentale) un nuovo laboratorio dedicato allo studio dei processi di demielizzazione e remielizzazione, fondamentali nella patogenesi della sclerosi multipla.
La mielina, nota anche come «sostanza bianca» del sistema nervoso, è una membrana altamente specializzata che avvolge le fibre nervose nel sistema nervoso centrale e periferico ed è necessaria per una rapida conduzione dellimpulso nervoso. La conduzione dellimpulso nervoso di nervi mielinizzati è infatti circa 100 volte più veloce di quella di nervi non mielinizzati.
La sclerosi multipla, la patologia più frequente che colpisce la mielina del sistema nervoso centrale, interessa circa 400.000 persone in Europa, principalmente donne, e ha un decorso cronico altamente invalidante.
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