Sculture in ferro per raccontare la storia di Masone

Il Premio Ilva, primo concorso internazionale indetto dal Comune, è stato vinto dall’artista Valerio Anceschi con l’opera “La porta dell’officina”. La premiazione venerdì 12 dicembre nella sede della Regione Liguria

Il ferro che racconta una cultura, il ferro come strumento di tradizione ma anche di nuovo sviluppo. Lo ha capito bene il Comune di Masone in Alta Valle Stura, interpretando il ferro come la chiave per leggere il passato del suo territorio, ma anche come risorsa per il futuro, ha indetto la prima edizione del Premio internazionale di scultura in ferro - Premio Ilva - che, oltre all’organizzazione del Comune si avvale della collaborazione di Regione Liguria e Provincia di Genova, con il sostegno di Ilva Spa, Amter Spa, Francesco Baretto Spa, Pbg s.r.l, Banca Carige e Coop Liguria. E il premio Ilva ha già un vincitore. Si tratta dell’artista Valerio Anceschi, che ha realizzato l’opera “La porta dell’officina“, che sarà premiato venerdì 12 dicembre alle 11, nel corso di una cerimonia presso la sede della Regione Liguria in Piazza De Ferrari 1 (quinto piano).

Il concorso. L'iniziativa, unica nel panorama culturale della Liguria e con pochi precedenti in Italia in comuni di piccole e medie dimensioni, nasce dalla volontà di marcare attraverso un'opera d'arte il passaggio in corso tra il passato prossimo e il presente di un paese, Masone, profondamente segnato nel suo sviluppo storico dal rapporto con il ferro e la sua lavorazione. "Fare arte per promuovere l'artigianato, produrre arte e renderla parte del paese. Sono questi gli obiettivi del Premio internazionale di scultura in ferro - spiega Livio Ravera sindaco di Masone - al ferro la valle Stura deve il suo sviluppo e forse la stessa esistenza dei suoi paesi in età moderna. La sua lavorazione ha rappresentato ricchezza per pochi e fatica per molti. Oggi è la chiave principale per leggere il passato, ma può essere una risorsa per il futuro. Sublimare la fatica di tanti masonesi in un'opera d'arte in ferro significa anche riconciliare una comunità con le proprie sofferenze".

La giuria. Per la concreta realizzazione del progetto, Paolo Ottonello, assessore alla Cultura, e Luisa Giacobbe, consigliere comunale delegato, hanno formato un comitato tecnico-scientifico composto da Armando Besio, Claudio Cerritelli, Carlo Vita Fedeli e Giulio Ma-soni e presieduto dal Maestro Eugenio Carmi, uno dei massimi esponenti dell'arte figura-tiva nel mondo. Il comitato tecnico-scientifico ha selezionato dieci giovani artisti (nati dopo il 1958) di livello internazionale che sono stati invitati a produrre un progetto e il plastico in scala di una installazione rigorosamente in ferro da collocarsi in viale Vittorio Veneto, nel centro di Masone, in prossimità di una zona che sarà interessata da una profonda trasformazione urbana. Il vincitore, oltre a un premio in denaro, vedrà realizzata la propria opera da una delle ditte che ancora lavorano il ferro a Masone. Oltre a Valerio Anceschi, il vincitore, la giuria, presieduta da Eugenio Carmi, ha selezionato e invitati al premio anche Oscar Accorsi, Enzo Capozza e Maria Rita Fedeli, Chiara Anna Colombo, Donata Lazzarini, Elena Modorati, Daniele Nitti Sotres, Valdi Spagnolo, Tomoriki Takahashi e Paolo Tatavitto.

I modelli plastici e gli elaborati grafici, riprodotti in un elegante catalogo, resteranno di proprietà del Comune di Masone e costituiranno il primo nucleo della Collezione Civica di Arte Contemporanea che arricchirà le collezioni del Museo Civico "Andrea Tubino".  

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