Se gli assessori non si parlano

di Ferruccio Repetti

Uno è titolare della delega ai Lavori pubblici, l’altro della Gestione del ciclo dei rifiuti; uno (sempre lo stesso di prima), è diplomato, l’altro (anch’egli, il medesimo «altro») è ingegnere chimico; uno ha frequentato tutte le aule della scuola di partito, Pci, Pds, Ds e Pd, l’altro invece, parafrasando il buonanima di Pajetta, «si è iscritto giovanissimo al vertice del Partito dei comunisti italiani»; uno ha i suoi anni, i capelli sale e pepe, porta gli occhiali e odia anche fare le scale, l’altro è se non giovane, almeno giovanile, castano chiaro, ci vede bene e fa tanto sport (alla scrivania, come appassionato di giornalismo sportivo). Insomma, più diversi di così, Mario Margini (l’uno), e Carlo Senesi (l’altro), non potrebbero essere. Tanto che, nella giunta ammaestrata da Marta Vincenzi, si dice che quasi non si parlino. Un momento: non è che si guardano in cagnesco, anzi, dicono che si trovano anche reciprocamente simpatici, franchi e camerateschi, nel solco della migliore tradizione di «centralismo democratico».
Ma evidentemente Margini e Senesi non dialogano abbastanza, non si scambiano informazioni che li riguardano da vicino. Come nel caso, clamoroso, della vicenda Fincantieri-Cetena-PlasMare-PerMare. Che sarebbe la storia che riguarda il progetto Cetena di costruzione di impianti «navalizzati» di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani. L’altro giorno Margini ha dichiarato che il Comune non conosce ancora tempi e costi del progetto e ha invitato Cetena a presentare al più presto piani concreti, su cui discutere e deliberare. Una bella bacchettata all’azienda, fiore all’occhiello tecnologico di Fincantieri. Solo che Cetena replica a stretto giro di comunicati spiegando al colto e all’inclita che «fin dai primi risultati degli studi e delle ricerche, nel 2007, ha provveduto a promuovere il progetto presso le istituzioni nazionali e locali, in primis il Comune di Genova nella persona dell’ingegnere Senesi». Col quale, del resto - una volta individuato in lui «il soggetto competente» nell’ambito della giunta - si è provveduto a mantenere i contatti e garantire gli aggiornamenti. Fino a ieri, quando amministrazione comunale e Amiu hanno fatto capire di apprezzare la bontà della soluzione prospettata.

«Tale ipotesi, però - conclude Cetena - non ha trovato ulteriori sviluppi». Si aspetta il via: di Senesi, di Margini, di Marta o di qualcuno che in giunta si parli con qualcun altro, si assuma le responsabilità e infine decida. Che sia questa la «missione impossibile»?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica