Se i «Briganti» diventano ospitali e creano posti di lavoro

Se i «Briganti» diventano ospitali e creano posti di lavoro

Li chiamano «Briganti», tanto per richiamare in qualche modo alla memoria, con un pizzico di nostalgia, quei «passatori» di un tempo ormai lontano che ne facevano di cotte e di crude, da queste parti, tra monti e mare, tra pianura padana e Liguria. Anche questi, in fondo, riuniti come sono nella «Cooperativa i Briganti di Cerreto» ne fanno di tutti i colori, ma con tutt’altra finalità: organizzare servizi ambientali e la cura del territorio nei campi del turismo, dell’agricoltura e della forestazione. Hanno stabilito la sede nel territorio del Comune di Collagna, a Cerreto Alpi, un borgo antico completamente e sapientemente ristrutturato dove è palpabile un’atmosfera di storia e leggenda, nel cuore del Parco nazionale dell’appennino Tosco Emiliano. La Cooperativa nasce nel 2003, per precisa volontà - spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco - di un gruppo di giovani, con l’obiettivo di riqualificare e aumentare le attività locali a vantaggio dell’ambiente e della comunità. Ma la novità encomiabile dell’iniziativa è soprattutto il desiderio di questi ragazzi di non abbandonare il luogo in cui sono nati e cresciuti per trovare lavoro, ma di usufruire di tutte le potenzialità del territorio per continuare a farlo “vivere“ e progredire, nel pieno rispetto della natura». Nei più disparati settori, innanzi tutto nel «turismo intelligente», quello rispettoso dei valori ambientali. Così i «Briganti» sono diventati, in particolare, guide per condurre gli ospiti alla scoperta delle caratteristiche della zona. Tra le opportunità offerte, le visite guidate, le escursioni e i trekking a piedi e a cavallo o in mountain bike, le proposte ludico-ricreative, sportive e culturali per gruppi e associazioni. A tutto questo si uniscono numerosi servizi sociali e l’offerta di ricettività in strutture tipo ostello, casa vacanza, albergo o appartamento. A questo proposito, una vera chicca è il mulino ristrutturato (e tuttora funzionante a scopo didattico), in grado di ospitare fino a otto persone, immerso in un contesto ambientale unico a poca distanza da Cerreto Alpi. Sono proprio i «Briganti», dunque, a garantire la conservazione e, insieme, la migliore fruizione delle caratteristiche del territorio, dalla flora alla fauna, dalla geologia alle testimonianze storiche. A partire dalle escursioni alla volta della «dantesca» Pietra di Bismantova che svetta da ogni punto panoramico compreso nei confini del Parco dell’appennino Tosco Emiliano. Altri nomi, altre visioni spettacolari, per continuare con i rilievi: il Ventasso, il Bagioletto, la Pania di Corfino, l’Alpe di Succiso, il Cavalbianco... E poi le valli: quella del Secchia, nella zona dei Gessi Triassici, che regala scorci particolarmente suggestivi. I laghi: al Passo del Lagastrello, il Lago Santo, il laghetto della Bargettana. Ma il Parco è anche l’area di elezione di numerose specie animali, un habitat unico nel suo genere: cervi, lupi, cinghiali, caprioli, aquile reali, e numerosi uccelli e anfibi di tipo alpino.

Per la ricchezza di specie, alcuni rilievi sono considerati veri e propri giardini botanici naturali. Vale la pena, per questo, affidarsi ai «Briganti» e farsi accompagnare in un percorso esplorativo che - promettono loro, e mantengono - riserverà sorprese a ogni passo.

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