È stato aggredito prima verbalmente e poi picchiato, con un calci e pugno in faccia, perché omosessuale e poi umiliato da un infermiere in ospedale, che gli ha consigliato di farsi «curare da uno psicologo». È accaduto a Reggio Calabria, a pochi passi dal Teatro Comunale, dove è stato preso di mira Claudio, 28 anni, che, insieme al suo compagno e ad altri amici, stava trascorrendo la serata davanti ad un locale. Al grido di «ricchione di merda» e dopo una serie di provocazioni verbali chiaramente omofobe, una delle tre persone scese da unautomobile per dare evidentemente, senza alcun motivo, una «lezione» al gruppetto, ha sferrato un pugno in faccia al ventottenne, reo di non essersi intimidito davanti alle offese rivoltegli.
A rendere noto lepisodio è stata lArcigay «I due mari» di Reggio Calabria dopo la denuncia presentata dalla vittima alla polizia, che ha avviato le indagini per identificare i responsabili dellaggressione.
Dopo aver trascorso la notte in ospedale, Claudio ha raggiunto Catanzaro dove si sottoporrà ad esami clinici più approfonditi.
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