Sesto, domani al voto il referendum sul centro islamico

Dalle piazze di Sesto San Giovanni, la discussione in merito alla realizzazione di una moschea si sposta ora nell’aula del parlamentino cittadino. Domani sera, il clima tra i banchi del consiglio comunale si annuncia infuocato. Dovrebbe, infatti, essere discussa una mozione relativa alla promozione di un’iniziativa referendaria in merito all’ubicazione del centro islamico.
Quello della realizzazione di un luogo di preghiera per i musulmani è un dibattito che da anni infervora la città. Recentemente contro il trasferimento del centro in via Veneto sono intervenuti più volte gli esponenti della minoranza cittadina ma anche l’onorevole Marco Rondini della Lega Nord e Romano la Russa, coordinatore provinciale del Pdl, quest’ultimo convinto che dovranno proprio essere i cittadini a decidere se «convivere con questa realtà che per ora è senza regole».
Alcuni esponenti dell’opposizione hanno anche «invocato l’intervento della Procura della Repubblica e delle altre autorità preposte per disporre il sequestro della moschea». La replica del sindaco non si è fatta attendere.
«Proprio perché a Sesto vogliamo evitare che i cittadini debbano subire i disagi di una situazione incontrollata – ha detto il primo cittadino - abbiamo cercato di usare tutto il buonsenso possibile, dialogando, cercando soluzioni condivise e nel rispetto delle regole. Tanto che adesso, in attesa di effettuare i lavori di adeguamento della struttura, il centro di via Vittorio Veneto è chiuso, senza ricorrere alla forza». La parola domani sera passerà ai consiglieri anche se molti cittadini promettono già raccolte di firme e manifestazioni contro il nuovo centro.

«Considerato che lo strumento del referendum rappresenta un’alta forma di partecipazione democratica - sottolinea il capogruppo del Pdl, Antonio Lamiranda - il Consiglio impegna il sindaco ad attivarsi per promuovere un referendum cittadino. Nessuno di noi ha mai pensato di impedire il diritto di culto. Il Pdl chiede solo il rispetto della legalità».