Shopping di Natale, stravincono i mercatini

I più gettonati, i negozi di hi tech e quelli di alimentari

Pamela Dell’Orto

Brera come i Navigli, piazza Mercanti come Damiano Chiesa. Sarà l’atmosfera magica, sarà quell’aria d’altri tempi che a Milano è difficile respirare, questo week-end la gente ha preferito passeggiare fra le bancarelle dei mercatini natalizi. Forse il più affollato, ieri pomeriggio, era quello dei Navigli, perché a un certo punto è arrivato Piero Mazzarella e ha improvvisato un vero e proprio teatro en plein air - al posto dei fondali due grossi camion che proiettavano vecchie pellicole. Ieri mattina è andato alla grande anche quello di Damiano Chiesa, complice una banda con i musicisti travestiti da Babbo Natale.
Per il resto (a parte la new entry corsa dei Babbo Natale) il solito copione: traffico in tilt, parcheggi introvabili, strade affollate (e illuminate, soprattutto in centro), negozi strapieni. Perché alla fine il Natale è (si spera solo apparentemente) tutto lì, nella corsa ai regali. Certo, se si vuole capire come vanno le vendite quest’anno, per fare un bilancio è ancora troppo presto: «Il movimento, paradossalmente, è più alto degli scorsi anni - spiega l’assessore al Commercio Roberto Predolin. «Ma bisogna aspettare la settimana prenatalizia (che inizia oggi, ndr), che è quella decisiva». Il motivo è semplice: «La gente gira, guarda e non sempre compra subito. Prima deve capire se quella cosa funziona. Quindi compra. Dunque bisognerebbe fare una ricognizione su come sono andati gli acquisti il 27-28».
Ma cosa mettono sotto l’albero quest’anno i milanesi? «Il settore che va di più è indubbiamente quello tecnologico», dice Predolin. Conferma Dario Bossi, presidente dei negozianti Ascofoto. Che racconta di come i negozi di alta tecnologia siano ormai una meta tradizionale per le famiglie che «a Natale (e solo a Natale) fanno l’acquisto importante e vengono insieme a sceglierlo». E stila una classifica degli articoli più gettonati: «La fotocamera digitale, di tutte le fasce di prezzo, il televisore a cristalli liquidi (il plasma ormai è sorpassato), l’i-pod mini e i telefonini». Anche se quest’anno «in molti cercano l’idea regalo particolare, dal binocolo al telescopio».
Dopo la tecnologia, secondo Predolin, vengono i pacchi natalizi con prodotti alimentari; da quelli griffati Peck a quelli più comerciali in vendita nei supermercati. «Abbiamo avuto più ordini rispetto allo scorso anno, con prodotti di valore inferiore, ma bisogna aspettare la fine dell’anno, perché la gente compra all’ultimo», dice Lino Stoppani, presidente dell’Epam, l’associazione del pubblici esercizi. Per il resto basta guardarsi intorno: i negozi di abbigliamento sono sempre strapieni, ma non tutti arrivano alla cassa (catene della grande distribuzione a parte).

Anche qui, però, dice il vicepresidente dell’Unione del Commercio «bisogna aspettare i risultati di questa settimana», come per le profumerie, mete preferite del regalo last minute «che fino a settimana scorsa si lamentavano di non vendere, e ora sono prese d’assalto». Stesso andazzo per i negozi di complementi d’arredo.

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