Scherza coi fanti, ma lascia stare i dirigenti del Pd di Albenga e il senatore della Margherita Luigi Lusi. Sennò volano le querele. Il clima politico è acceso anche quando non ci sono elezioni in vista. E così per la procura di Savona e per i carabinieri è sempre tempo di compilare verbali e denunce. Lultima è quella firmata proprio dai dirigenti locali del Partito democratico che se la sono presa con lassessore ai Servizi Sociali Eraldo Ciangherotti. La sua colpa? Quella di aver pubblicato su Facebook unimmagine della Banda Bassotti con i volti dei dirigenti Pd e dellex tesoriere Lusi.
«Lintera dirigenza del partito di Albenga, perso ormai anche l'ultimo contatto con la realtà, si è offesa per cotanto oltraggio diffamante fino a presentare formale querela ai carabinieri di Albenga per non aver gradito, non si capisce bene se le divise rosse dei personaggi disneyani o la presenza imbarazzante del Senatore Lusi, che peraltro alle scorse elezioni amministrative era venuto a fare campagna elettorale per il loro candidato Antonello Tabbò - confida Ciangherotti -. Nelle ultime ore, poi, è arrivata pure una telefonata da parte del Senatore Lusi. Lex tesoriere nazionale del partito, accusato di essersi appropriato di 21,6 milioni dalle casse dei rimborsi elettorali, è irritato per essere stato affiancato a tanti e tali dirigenti del Partito Democratico, che oggi lo disconoscono e gli rinfacciano di essere "in preda ad un delirio"».
La sinistra, insomma, non ci sta. E la satira vale solo se a farla sono loro. E se i bersagli sono gli altri. «Non cè più religione, pare che ognuno dei soggetti interessati voglia gridare e ribellarsi alla libertà di pensiero e pure di stampa: pure quella sinistra che faceva le battaglia pro Biagi Luttazzi e Santoro e gridava alla censura, guai a toccarli - conclude Ciangherotti -. Capita che una mattina, il noto vice segretario provinciale del Pd Franco Vazio, insieme al consigliere capogruppo comunale Mariangelo Vio, compagni di squadra fortissimi e drittissimi (per scomodare ancora una volta il grande Checco Zelone) si rechino dai carabinieri di Albenga per depositare una querela contro di me per diffamazione, e per dire che loro non ci stanno a subire il gioco al massacro che da tempo hanno voluto mettere in arte sin dal primo consiglio comunale contro lamministrazione comunale in carica.
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