Siri: «Ai profughi istriani la casa di cui han diritto»

(...) con regolare bando di concorso della Prefettura di Genova del 1972. Ne hanno richiesto l’acquisto alle condizioni di miglior favore, come prevede la legge (il 50 per cento del costo di costruzione), anche in relazione al diritto a un equo risarcimento per quanto da loro subìto. «Ma oggi - lamenta Ennio Petani, rappresentante dei profughi assegnatari delle case - i profughi si trovano nella spiacevole situazione di essere sistematicamente ignorati dalle istituzioni locali (oltre alla Regione, anche l’Arte, ex Iacp) che hanno completamente e volutamente disatteso la legge di tutela numero 137/52, considerandoli alla stessa stregua degli altri assegnatari». Per questo, alla vigilia della Giornata della memoria in ricordo delle vittime delle foibe, Aldo Siri, capogruppo della Lista Biasotti in consiglio regionale, ha presentato una proposta di legge relativa all’alienazione degli alloggi di edilizia sociale riservati ai profughi italiani. «La proposta - spiega Siri - ha l’obiettivo di interpretare la normativa nazionale che, in questi anni, è stata caratterizzata da interpretazioni controverse, a tutto danno dei profughi e dei loro legittimi eredi. Occorre, dunque, che la Regione Liguria si adegui alle più recenti disposizioni nazionali, già recepite da altre amministrazioni locali, per individuare i soggetti legittimati all’acquisto, le modalità di presentazione della domanda, la determinazione del prezzo di cessione e le disposizioni relative all’alienazione di immobili ad uso non abitativo».
In questi giorni, intanto, è stato completato il restauro della lapide posta nella piastra di Staglieno, ai Giardini Cavagnaro, e dedicata alle vittime delle foibe e all’esodo forzato dei popoli istriani, che era stata devastata lo scorso anno da un branco di vandali deficienti.

Infine, Gianni Plinio, responsabile Sicurezza Pdl Liguria, ha proposto al futuro candidato sindaco del suo partito di impegnarsi, in caso di elezione, a far titolare una via cittadina alle «Vittime delle Foibe» a ricordo del sacrificio di migliaia di giuliano-dalmati massacrati dai partigiani titini per la sola colpa di essere italiani. «Spero - conclude Plinio - che tra i primi significativi atti del sindaco di centrodestra ci sia la titolazione della via e che questa possa essere inaugurata il 1° febbraio dell'anno prossimo».

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