Sistri, la soluzione cè: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti partirà gradualmente, dal primo settembre, a cominciare dalle grandi imprese. É il risultato dellaccordo raggiunto tra il ministero dellAmbiente e le organizzazioni industriali - Confindustria, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane - che viene salutato con favore dalle imprese informatiche, direttamente coinvolte nel debutto. A monitorare landamento e aiutare a risolvere le problematiche tecniche penserà infatti il comitato di coordinamento formato da Assosoftware-Csit di Confindustria e Assintel di Confcommercio, in accordo col ministero dellAmbiente. «Questa partenza graduale - spiega Bonfiglio Mariotti (nella foto), presidente di Assosoftware - è la migliore, come noi da tecnici avevamo chiesto. Così partono prima le aziende più strutturate, e si può testare il sistema, senza gravare sulle imprese più piccole, che avranno tutto il tempo per fare le verifiche».
Trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità contro le ecomafie: questi gli obiettivi del Sistri. Che ora può partire col piede giusto, superate le polemiche del «click day», il test di prova considerato fallimentare dalle organizzazioni imprenditoriali. «Come Software House che ci lavorano da oltre un mese, noi sappiamo che funziona già - spiega Mariotti - E abbiamo avviato la collaborazione su tre fronti: formazione, sperimentazione su un campione rappresentativo di aziende e soluzione su misura dei casi critici». Da imprenditore a imprenditori, che cosa direbbe ai suoi colleghi che trovano difficoltà col Sistri? «Limpresa, se si mette di traverso allinnovazione, non va da nessuna parte. Allinizio cè sempre uno scotto da pagare: bisogna capire come funziona il nuovo sistema, ma alla fine i vantaggi arrivano. Basti pensare ai dieci milioni di documenti lanno, che spariscono col sistema informatizzato.
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