Il mercato non sembra riuscire a risalire a un livello di vendite accettabile (tra 1,9 e 2 milioni). Dopo il 1° trimestre, dove il confronto con il 2010 era iniquo a causa del fatto che lo scorso anno, in quel periodo, c'erano ancora gli incentivi, aprile è stato ancora in lieve flessione rispetto al 2010, appena bilanciato da maggio, che ha mostrato un altrettanto lieve segnale di ripresa. Però non tutti i segmenti di clientela marciano allineati. Se i privati esitano, le flotte scalpitano. Le società hanno fatto registrare, nei primi 5 mesi, un aumento delle immatricolazioni dell'11%, mentre i noleggiatori hanno quasi toccato il 14% di incremento rispetto allo stesso periodo del 2010. I maggiori acquisti a uso noleggio derivano, per il rent-a-car, dalla ripresa del turismo, aiutata anche dai problemi nella costa Sud del Mediterraneo, che indurranno molti a preferire la costa Nord, tra cui lItalia.
Per il noleggio a lungo termine, non si può parlare di vero incremento della domanda. Secondo Laurent Saucié, ad di ALD Automotive, «le imprese, la cui fiducia è bassa a causa delle incertezze sul futuro dell'economia, cercano di contenere i costi. Tuttavia, avendo negli ultimi due anni prorogato molti contratti in scadenza, adesso è attesa l'onda di piena dei rinnovi, che gonfia gli acquisti, ma non la flotta totale del mercato, che dovrebbe restare stabile». Società e noleggiatori, dunque, stanno recuperando parte dei volumi lasciati sul campo dai privati, tanto che il loro rapporto è tornato, in questi 5 mesi, a essere di due a uno (per ogni due vetture acquistate dai privati, un'altra viene acquistata da società e noleggiatori insieme), mentre era di tre a uno nello stesso periodo del 2010. Questo bilanciamento si riflette anche nel mix dei modelli immatricolati: nei primi 5 mesi del 2011 il peso delle auto piccole è del 56%, mentre superava il 64% un anno fa. È un fenomeno molto importante, perché se in termini di volumi tutte le auto sono uguali, dal punto di vista del valore le cose cambiano. Dallanalisi del valore condotta dal Centro Studi Fleet&Mobility emerge che, mentre i privati spendono in media 16.500 euro per un'auto nuova, le società e i noleggiatori scelgono vetture il cui prezzo (al netto degli sconti) si aggira sui 19.600 euro. Ciò significa che se il mercato dovesse continuare così, chiudendo intorno a 1.850.
*Direttore di Fleet&Mobility
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