Il 2010, per Santiago de Compostela, sarà un anno da ricordare. Fra pellegrini in scarponi da trek, rockettari e semplici curiosi, in città e nella regione (la Galizia, Spagna nord-occidentale), arriveranno 10 milioni di visitatori (invitato anche Papa Benedetto XVI). Più centinaia di artisti, da Lang Lang a Mark Knopler, agli acrobati del Cirque du Soleil, per il calderone di concerti, balletti, festival gastronomici... La ragione di questo fermento? Semplice, l'anno giubilare.
Un mega evento fra sacro e profano che qui, nella città dove più di mille anni fa è stato ritrovato il corpo dell'apostolo Giacomo (Santo Patrono di Spagna), profuma di buoni propositi e di indulgenza plenaria. Una garanzia per l'aldilà, che di questi tempi non fa male a nessuno. E pensare che è cominciato tutto con quel cammino, anzi, «camino», che serviva, appunto, ad assicurarsi la remissione dei peccati.
Tutto passato? No, certo: dei 2 milioni di turisti all'anno che finora sono approdati nella più bella città della Galizia, l'8 per cento sono pellegrini. Arrivano da ogni angolo del mondo, percorrono uno dei sette tracciati ufficiali del pellegrinaggio attraverso la regione, entrano a Santiago, si precipitano alla cattedrale, varcano il portico della Gloria (del XII secolo), ascoltano la messa del pellegrino (a mezzogiorno in punto), e se sono fortunati assistono anche allo show del botafumeiro: un incensiere, anzi, il più grande incensiere del mondo, 1,60 mt di altezza per 100 kg di peso quando è carico di carbone e incenso, fatto dondolare sopra l'altare della cattedrale per diffondere effluvi di spirtualità fra i fedeli.
Il cammino arriva a Santiago, ma da dove parte? Da casa tua, risponde chi l'ha già fatto. Intendendo, forse, dal tuo cuore. O, più profanamente, dall'aeroporto Barajas di Madrid, scalo obbligato per chi vuole raggiungere la città in aereo dall'Italia e dal resto del pianeta. Una volta atterrati, la prima tappa è sempre praza do Obradoiro, una delle piazze più belle di Spagna, con la cattedrale romanico-barocca dei pellegrini, il cinquecentesco collegio di San Jerónimo, il neoclassico Pazo Raxoi che oggi ospita il Comune, il palazzo di Gelmírez, gioiello del romanico civile. E l'antico ospedale Reale, patrocinato dai re cattolici all'inizio del XVI secolo, trasformato anni fa nel parador più charmant di tutta la Spagna (tel. 0034.981.582200, www.parador.es). Si dorme fra affreschi, soffitti in legno, camini, chiostri ricamati come un merletto. E dalla terrazza si vedono i tetti della città. L'alternativa è un altro ex edificio sacro, l'hotel monumento San Francesco (tel. 581634, www.sanfranciscohm.com) dove, dicono, è passato perfino l'imperatore Carlo V. Ma fra re e pellegrini, incensieri e imperatori, non tutto affonda le radici nel passato. Basta uscire dal centro storico, con i portici, le piazze, le vie lastricate, e Santiago diventa moderna; alla moda, perfino. Trendy il negozio di Adolfo Dominguez, il più celebre stilista spagnolo, in Curros Enríquez 13. Di tendenza quello di Purificacion Garcia, altro divo dell'haute couture locale, in General Pardínas. L'università, naturalmente antichissima (del XV secolo), vanta una media di 35mila iscritti all'anno. Troppi per non sconvolgere il volto di una città che in totale non arriva a 100mila abitanti. Abbastanza per intaccarne le abitudini, l'atmosfera, i riti. Le tapas al wine-bar da Beiro (rúa da Raiña 3) e al bar Dakar in rúa do Franco, per cenare o «picar algo», assaggiare omlette e pollo in umido, formaggi e croquettes, pesce e noodles. La gastronomia, quella vera, a Casa Marcelo, ristorante minimal stellato Michelin a due passi dalla cattedrale, delizie galiziane rivisitate come funghi all'aglio, capesante con salsa di aceto, riso con piselli e favette (calle Hortas 1, tel. 558580, da 40 euro). E se vi viene voglia di respirare un po' di spiritualità, state lontani da praza Feixoó e da Rúa Nova: Modus Vivendi e Retablo Café Concerto, i due disco-pub del momento, sparano musica techno fino al mattino, calamitando un esercito di giovani. Ma, scommettiamo, nessun pellegrino.
Per informazioni: Turismo de Santiago de Compostela, rúa do Vilar 63, tel. 555129, www.santiagoturismo.com. Ufficio spagnolo del turismo, Roma, tel. 06.6783106, Milano, tel. 02.72004617, www.spain.info/it Per volare dall'Italia a Santiago, Iberia, www.iberia.com/it/
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